Calcio

Tra razzismo e cazzotti è la triste storia infinita tra Juventus e Inter

Il finale della sfida diventa un'eurofiguraccia. Buu a Lukaku e rissa. Fifa e il calcio con Romelu. Il club bianconero collabora ma non si scusa

Tra razzismo e cazzotti è la triste storia infinita tra Juventus e Inter

Stavolta non finirà come 2 anni fa, semifinale di Coppa Italia anche allora, quando la lite persino volgare fra gli ex amici Andrea Agnelli e Antonio Conte non entrò nel referto del giudice sportivo, assolti nonostante i gestacci e le offese che tutti avevano visto. Oggi fioccheranno squalifiche per tutti o quasi i protagonisti della rissa che ha sporcato per l'ennesima volta una sfida fra Juventus e Inter.

Il giorno dopo si trasforma in un sacrosanto e doveroso inno di condanna al razzismo. È Juve-Inter che amplifica tutto, manco a dirlo. E anche Lukaku, suo malgrado coinvolto un'altra volta in una rissa, dopo quella storica con Ibra, sempre in Coppa Italia. In quel caso, almeno fu però appurato che il razzismo non c'entrava. A fianco di Lukaku scende sostanzialmente tutto il calcio, dal presidente Fifa Infantino alla Lega di Serie A, dal ministro Abodi a campioni di ogni dove, da Mbappé a Courtois e Vinicius, a vittime di precedenti discriminazioni come Boateng e Balotelli, a tutti i compagni di Big Rom e al Chelsea. L'Inter emette un comunicato, la Juventus replica assicurando collaborazione e caccia ai responsabili, ma senza scusarsi con Lukaku, che pubblica un post social in cui ricorda che «la storia si ripete, spero che la Lega faccia davvero delle azioni questa volta».

La Lega, cioè il suo giudice sportivo, oggi può picchiare forte o prendere tempo e chiedere un approfondimento: la curva della Juventus rischia un turno senza pubblico o di certo un'ammenda salata, ma lo stesso Lukaku non passerà la giornata senza danni, perché sarà ufficializzata l'inevitabile squalifica. Non ci sono precedenti, tanto meno quello di Lookman, che offrano margini per un ricorso e infatti l'Inter non ricorrerà. Piuttosto c'è da chiedersi se sia stato giusto ammonire Lukaku per il modo in cui ha esultato. Secondo il designatore Rocchi, Massa ha arbitrato bene, ammonizione compresa quindi. Non ha sentito gl'insulti, che ci sono stati e sono facilmente ascoltabili sul web, e quindi non ha potuto fermare il match né comprendere il gesto di Lukaku, che invece ha letto come provocazione e come tale ha quindi punito. Marotta proporrà nel prossimo consiglio federale che gl'ispettori pare che loro avessero sentito possano segnalare all'arbitro e fargli interrompere la partita.

Tutto il resto accaduto dopo il fischio finale è stato conseguenza dell'espulsione di Lukaku, compresa la rissa Handanovic-Cuadrado, cominciata come confronto-spiegazione e rapidamente finita a cazzotti, dove non è chiarissimo chi abbia cominciato per primo, ma non si può escludere che anche qui ci siano stati insulti razzisti. Entrambi espulsi, le loro punizioni saranno più dure di quella di Lukaku. Cuadrado rischia 3 turni, Handanovic 2. Dipende da cosa è andato a referto e se al giudice basta così o se invece chiederà la prova tv. Non ci sono immagini di quanto accaduto nel tunnel, dove secondo gli juventini i giocatori dell'Inter litigavano addirittura fra loro. Appuntamento al 26 aprile, nel 25esimo anniversario dello scontro Iuliano-Ronaldo.

E buon divertimento.

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