Il primo colpo l'ha assestato la Roma, ed è un colpo di quelli che fanno rumore: Josè Mourinho. Lo Special One a undici anni dallo storico Triplete con l'Inter e le successive alterne fortune in Spagna e Inghilterra, torna in Italia con il compito di risollevare i giallorossi. Rino Gattuso si è accasato alla Fiorentina, pochi giorni dopo essere stato messo alla porta dal Napoli, con un frettoloso "grazie per il lavoro svolto e auguri per il futuro" scritto via Twitter da De Laurentiis. Il calciomercato quest'anno è partito a razzo, con una bella giravolta sulle panchine. Quasi sicuramente sarà un mercato "povero", poiché i soldi da spendere sono pochi dopo un anno e mezzo di pandemia e la chiusura degli stadi, con conseguente perdita degli incassi da biglietti e abbonamenti. I club i club di Serie A si rimettono in moto partendo dagli allenatori.
La separazione fra Antonio Conte e l'Inter ha lasciato sguarnita la panchina dei campioni d'Italia. Tra i nomi che sono circolati per la sostituzione del tecnico salentino ce n'è uno che va subito cancellato: è Massimiliano Allegri. Il livornese ha scelto di tornare alla Juventus, dove qualche anno fa inanellato ben cinque scudetti consecutivi. Un altro nome va depennato, è quello di Simone Inzaghi, che dopo la cena chiarificatrice con il presidente Lotito ha prolungato il contratto con la Lazio. Chi potrebbe andare all'Inter? Si parla di Sinisa Mihajlovic, che ha avuto un passato da giocatore con la maglia nerazzurra, dove ha chiuso la carriera, e di vice allenatore con Roberto Mancini. Viene da due ottime stagioni col Bologna e da precedenti esperienze con Sampdoria, Milan e Torino, ma non è un tecnico abituato a vincere. Nel senso che non ha mai vinto, almeno sino ad ora. Cosa che invece ha fatto Maurizio Sarri: il tecnico toscano ha conquistato un'Europa League con il Chelsea e un campionato con la Juventus. Dicono che il suo gioco si addica poco alla rosa nerazzurra. Lo stesso dicevano quando andò a Torino, sponda bianconera. Ma vinse. E non possono essere dimenticati i due secondi posti con il Napoli, dietro a una Juve imbattibile.
Gli altri nomi in pista per la panchina nerazzurra: due vecchie conoscenze nerazzurre, Dejan Stankovic (vincitore del campionato e della coppa Serba con lo Stella Rossa), e Sergio Coincecao, da quattro anni sulla panchina del Porto. Entrambi conoscono bene l'ambiente nerazzurro e hanno un'ottima esperienza da allenatori, anche se non in Italia. Un altro nome potrebbe essere Paulo Fonseca, negli ultimi due anni sulla panchina della Roma. Esclusi i cavalli di ritorno, Gasperini, Mazzarri e Spalletti, quest'ultimo vicinissimo alla firma con il Napoli, restano poche alternative nella margherita che Marotta deve sfogliare. Inoltre c'è da tenere conto che i soldi da investire non potranno essere molti: difficile pensare a un top da dieci e passa milioni netti a stagione, più lo staff.
I tifosi nerazzurri, molti dei quali sognano Simeone (fresco campione di Spagna) e qualcuno si spinge con la fantasia (perché no Zidane?) l'hanno capito che non si può scherzare col fuoco. La società ha promesso che la squadra campione d'Italia, nonostante i sacrifici necessari, non verrà smantellata. Intanto, però, bisogna partire da una certezza: il nome dell'allenatore. E non c'è tempo da perdere.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.