Ritorna Cavani ma con il Toro Napoli resta al buio

Mazzarri espulso: "Ho solo protestato per un fallo su Hamsik". Il pari per uno svarione di Aronica

Ritorna Cavani ma con il Toro Napoli resta al buio

Napoli. Mai più senza Cavani, tutta Napoli a pregare. Poi Cavani c'è e il Napoli sparisce.
Il destino di una squadra legato a un solo nome non è mai un terreno solido sul quale costruire, se poi la sua presenza risulta inutile, allora il problema è grosso. Il Toro non ha rubato niente e nel finale ha invaso la metà campo avversaria con tale furia che il gol è arrivato nei minuti di recupero, con i tifosi incollati alle sedie del San Paolo.
Adesso Mazzarri cerca di trovare una giustificazione: «Complimenti al Torino, non è un caso che in trasferta sia ancora imbattuto - ha commentato provatissimo-. Ci hanno messo in difficoltà, sono stati più lucidi. Noi facciamo un calcio dispendioso e lo paghiamo più di altre squadre di vertice. Abbiamo fallito molte occasioni, tanti contropiede dove abbiamo sbagliato solo l'ultimo passaggio, Hamsik ha avuto il pallone del 2-0. Bisogna crescere per competere con le altre». Decisivo un retropassaggio scellerato di Aronica, uno della vecchia guardia peraltro entrato da un paio di minuti, uno amato: «La partita era già finita - lo ha difeso Mazzarri -, il suo errore è come una papera del portiere e ci sta. È un momento così, eravamo stati bravi comunque ad andare in vantaggio con un Cavani appena rientrato senza nemmeno allenarsi».

Mazzarri fa un solo nome ed è Cavani, il centro gravitazionale della squadra, eppure senza di lui, il Napoli se l'è quasi sempre cavata: 2-2 a Torino contro la Juve nel 2010-2011, spettacolare 3-0 a San Siro contro l'Inter e 3-3 al San Paolo ancora con la Juve la stagione successiva. Pochissime assenze ma sempre ben digerite dal gruppo, tanta apprensione non si comprende. Ma anche questa volta c'era paura per la sua possibile defezione. Eppure il suo non pareva neppure un infortunio, solo un affaticamento muscolare o una lieve contrattura. L'ecografia aveva dato esito negativo, nessuna lesione, nessun versamento. Per precauzione ne è stata eseguita una seconda nell'immediata vigilia di Napoli-Torino, l'esito è stato nuovamente negativo. Quindi dentro Cavani, forza Napoli, rimettiti in scia. La notizia migliore poi è arrivata durante l'allenamento di venerdì pomeriggio, quando l'attaccante è sceso in campo a Castelvolturno indossando le scarpe da calcio per una seduta di lavoro assieme al gruppo. Se era pretattica, tutta questa manfrina al Toro non ha detto niente, non ha mai smesso di correre, ha rischiato il 2-0 ma alla fine si è portato a casa un punto. I gol: subito al 6' un fallo laterale di Campagnaro serve Hamsik che va sul fondo, traversone rasoterra davanti alla porta che Gillet devia, irrompe Cavani, piatto destro, 1-0. Ripresa, 43', la partita era finita, ha detto Mazzarri, ma neppure un minuto dopo viene espulso: «Ho solo protestato per un fallo su Hamsik - ha dato la sua versione il tecnico-, e per l'ennesima volta hanno deciso di mandarmi via». Al 46' il retropassaggio di Aronica, De Sanctis non ci arriva, troppo corto, Sansone è lì, lo evita e depone in rete.

Il Napoli ha perso una grande occasione per sfruttare il regalo dell'Inter che ha fermato la

capolista ma non è da ieri che sembra si stia sgonfiando, quando Mazzarri parla di un Napoli che paga più delle altre forse si riferisce all'organico: questa squadra non ha gente per fare turn over, e il gruppo sembra spremuto.

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