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La rivoluzione di Conte non fa prigionieri. Anche i big sacrificabili

Nainggolan, Icardi e Perisic potrebbero partire Sensi è in arrivo, poi Barella, Dzeko e Lukaku

La rivoluzione di Conte non fa prigionieri. Anche i big sacrificabili

Nessuno è incedibile. E qualcuno lo è più degli altri. Il manifesto dell'Inter è scritto a caratteri cubitali. C'è in particolare un terzetto di giocatori (più uno) il cui sacrificio verrebbe preso in considerazione a fronte di un ritorno economico importante. Mauro Icardi, Ivan Perisic e Radja Nainggolan, più Marcelo Brozovic. Tutti con un asterisco: non c'è stata nessuna richiesta e non sono sul mercato per forza. Insomma mancano ancora le offerte, ma se ne può parlare.

È sottile la linea che fa la differenza tra l'entrare o uscire dal progetto di Antonio Conte. Che parla, per ora, italiano in entrata. Questa è la settimana di Stefano Sensi: per il regista del Sassuolo da oggi in poi ogni giorno è buono per la firma del contratto. Diverso il discorso per la mezz'ala del Cagliari: i tempi sono destinati ad allungarsi. Con l'arrivo dei due azzurri, si ascolterebbero inevitabilmente le offerte anche per Brozovic, tenendo presente comunque che poi bisognerebbe acquistare un altro centrocampista. Nainggolan, invece, non è centrale nell'Inter contiana, e una sua cessione sarebbe funzionale a costruire quel tesoretto per piazzare un grande colpo. Perché l'Inter quello ha in testa, quello si aspettano i 40mila che hanno praticamente già mandato in sold out la campagna abbonamenti.

L'altro indiziato è Ivan Perisic. Che sogna l'Inghilterra, la Premier League, e ha rifiutato la Cina. E l'arrivo di Conte è motivo di riflessione sulla reale necessità di cambiare aria. Nel 3-5-2 sarebbe perfetto come esterno sinistro «tuttofascia».

Altro discorso ancora per Mauro Icardi. La moglie-agente Wanda Nara ha smentito con forza i retroscena di telefonate con Conte e Marotta. L'ex capitano nerazzurro vorrebbe rimanere, ma l'idea del club è quella di farne a meno, per realizzare una fondamentale plusvalenza oltre a incassare quella settantina di milioni di euro da reinvestire immediatamente sul mercato. Perché Conte sta mettendo centimetri e chili in attacco. L'arrivo di Romelu Lukaku è legato a quello dell'ex capitano, mentre per Edin Dzeko si tratta solo di trovare il punto di incontro con la Roma tra domanda e offerta.

Sul fatto che l'ex ct della Nazionale e ex allenatore della Juventus voglia una squadra pesante ci sono altri indizi: la «conferma» di Roberto Gagliardini e l'arrivo di Diego Godin. Un'Inter fisica, ma anche tecnica. Non solo Sensi e Barella. Ci sarebbe anche la spalla da affiancare alla prima punta di peso. L'ipotesi Dybala è sempre lì, l'impressione è che se l'Inter facesse il pieno di cessioni eccellenti, sarebbe pronta a piazzare un «colpo» tecnico in attacco. D'altra parte l'ex Eder a Natale aveva detto in un'intervista per far capire la potenza di Suning: «Se vuole può comprare anche Messi...

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