Adesso Robinho costa troppo. Tutti pensavano che dieci milioni fossero una svendita anche se si era capito che a quella cifra il Milan avrebbe chiuso. Soprattutto dopo le parole dell'attaccante di Sao Vicente portato al Santos da Pelè a 15 anni: «Tutti sanno il mio affetto per il Santos, sono cresciuto li e ho dei bellissimi ricordi. Ma anche il Flamengo è una grande squadra - ha confessato Robinho a Globesporte -. In realtà non ho ancora deciso». Benissimo, scatta l'asta: forse il giocatore è d'accordo con la società che lo sta accontentando e tiene due club sotto scacco, chi offre di più se lo prende. Flamengo in vantaggio e Santos nel cuore, Adriano Galliani a Rio e Robinho a due passi a fare calcio tennis in spiaggia. E a Milano Massimiliano Allegri in attesa. Ha capito che Pato, Corinthians, e Robinho, Flamengo, sono in uscita, semmai è preoccupato per chi potrebbe entrare, Balotelli no: «Non so se lo allenerò. Credo che lui dovrebbe cercare di fare il salto definitivo, sono ormai cinque anni che è nel giro delle grandi squadre, la responsabilità alla fine è solo sua e per ora è solo un giocatore incompiuto. Ma chi arriva ancora non lo so perché tutto è legato a quanto succede a Rio».
Su Balo magari c'è solo il tentativo di criptare la trattativa, ma in Brasile la situazione è fluida e il 24 l'ad rossonero incontra nel suo appartamento di Rio i dirigenti del Flamengo. Ci sono il vice presidente Wallim Vasconcellos, il responsabile marketing Luiz Eduardo Baptista e il responsabile relazioni esterne Flavio Godinho, è una task force, segno che la cosa è seria. Dieci milioni non sono un problema, il Flamengo ha appena chiuso un accordo decennale con Adidas per 130 milioni, e un secondo importante gettito arriverebbe da Sky Brasil. Al termine dell'incontro grande ottimismo, almeno fino alle 16,46 di ieri quando improvviso un comunicato del Flamengo arena tutto: «Visto il prezzo richiesto si ritiene preferibile non proseguire nelle trattative». Ma come? Galliani non si abbatte, c'è il Santos che ha fatto una prima offerta di sei, vediamo se sale. Ma il Santos, dopo la decisione del Milan di non prendere neppure in considerazione la proposta, ha promosso in prima squadra due talenti entrambi attaccanti, Victor Andrade e Gabigol: «Non abbiamo nessuna intenzione di partecipare a un'asta». Una mossa che puzza lontano un miglio.
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