Daniele De Rossi prende le difese di Edin Dzeko. L'attaccante bosniaco, nella sfida di ieri contro l'Inter, è stato decisivo ed ha sbloccato la partita, con un gol da rapinatore d'area di rigore, sul bel cross di Bruno Peres. Al momento del gol, tutta la squadra giallorossa ha festeggiato la rete attorno all'ex attaccante del City, etichettato quasi come un bidone, nella passata stagione, per via dei tanti errori sotto porta. De Rossi al momento dell'esultanza si è aggrappato alla maglia del suo compagno e si è rivolto verso la tribuna Tevere con il seguente epiteto: "Pezzi di m...". Capitan futuro ha smorzato il tutto dichiarando di non ricordarsi di quanto detto: "Non si capisce bene cosa ho detto e nemmeno me lo ricordo. I tifosi si sono sentiti insultati? Io esulto con i miei compagni e, quando fa gol Dzeko, siamo un pochino più contenti, perché lui soffre la situazione. Quando segnano quelli contestati in maniera immotivata, io sono più contento, festeggio in maniera focosa. Non abbiamo insultato nessuno, abbiamo solo gioito per un nostro compagno".
De Rossi, veste la maglia giallorossa da sedici stagioni ed è stato sempre indicato da tutti come il capitano futuro: Francesco Totti, però, nonostante sia 7 anni più anziano, non ha mai voluto abdicare al trono e il centrocampista non è mai diventato pienamente padrone della fascia. Il 33enne, incalzato dalle domande dei giornalisti, è poi tornato sull'argomento e ci ha poi schezato su: "Cos'ho detto ai tifosi? Di comprare la maglia di Dzeko, ma in bosniaco.
Non volevo insultare nessuno, davvero nemmeno mi ricordo che cosa ho detto: quando segniamo siamo tutti invasati e questo è stato un mese un po' particolare, mi è dispiaciuto anche perdere la faschia ma l'ho accettato. Anche se gioca Totti io mi sento lo stesso importante".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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