La Roma degrada De Rossi e deve già inseguire la Juve

Capitan Futuro senza fascia dopo il ko col Porto. A Cagliari torna al gol Strootman, ma non basta

La Roma degrada De Rossi e deve già inseguire la Juve

Smaltire la sbornia di Porto, costata l'eliminazione dalla Champions, non era facile. Come non era facile rimettere a posto i cocci di una squadra umiliata agli occhi dei tifosi giallorossi che avevano già iniziato i processi. Che ora proseguiranno dopo che la Roma si è fatta rimontare un doppio vantaggio a Cagliari e ha visto sfumare un successo che stava conducendo in porto seppure a fatica, avendo mancato più volte il colpo del ko anche per merito di Storari.

La notte del Sant'Elia regala più ombre (squadra svagata in difesa e incapace di reggere a livello emotivo) che luci (il ritorno al gol di Strootman dopo 31 mesi e un calvario di due gravi infortuni al ginocchio). Il Cagliari, che rischia di affondare in un quarto d'ora e che va sotto di due gol quando il secondo tempo è appena iniziato, è bravo a rialzarsi, con Borriello che timbra l'ennesimo gol dell'ex (cinque le reti segnate ai giallorossi in 4 gare) e Sau che sigla il pari sui titoli di coda.

La prematura uscita dall'Europa che conta è ancora un fardello pesante nella testa dei giallorossi. Le occasioni da rete non sono mancate, la squadra diverte a tratti soprattutto quando riesce ad attuare al meglio gli inserimenti senza palla. Ma in alcuni momenti della partita la Roma dà l'impressione di fragilità e di poca concentrazione. Fatali ieri a Cagliari contro una squadra combattiva e che non si è arresa nemmeno quando si trovava sotto di due reti. C'è da lavorare sulla tenuta fisica e soprattutto sui meccanismi, ancora non collaudati. In attesa magari che il mercato (difficile) regali ancora qualche volto nuovo nelle ultime 72 ore di trattative.

Spalletti dà un primo messaggio al momento in cui Cagliari e Roma si dispongono sul campo: fascia di capitano a Florenzi e non a De Rossi, una sorta di «punizione» (concordata?) per il centrocampista reo di quel rosso che aveva avviato la debacle europea dei giallorossi. Nei primi dodici minuti Nainggolan (fischiatissimo dai suoi ex tifosi) e compagni potrebbero dilagare: il tiro sull'esterno della rete di Bruno Peres, il rigore di Perotti (terzo di fila, il sesto su sei trasformato dall'argentino in A) procurato da El Shaarawy, il colpo da biliardo di Salah che accarezza il palo.

Superata la bufera, il Cagliari si riorganizza, si rende pericoloso con Borriello la cui zuccata in tuffo si ferma sul palo. La rete di Strootman rimette la gara in discesa per la Roma, Spalletti opera i cambi che sembrano prendere le misure agli avversari.

Ma i giallorossi non hanno fatto i conti con la tassa Borriello e con la grinta di Sau che a pochi minuti dal calo del sipario mette in rete una palla vagante in area. Il tecnico giallorosso si butta a terra disperato e riserverà un'altra bella strigliata ai suoi, Rastelli esulta per il primo punto in A.

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