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Alla Roma il derby degli abbonamenti

Da una parte i colpi grossi dei giallorossi, dall'altra il low profile laziale

Alla Roma il derby degli abbonamenti

Nomi di livello internazionale e presentazioni in stile hollywoodiano da una parte, low profile e acquisti mirati per rinforzare la rosa dall'altra. Il filo che unisce Roma e Lazio è sicuramente l'entusiasmo dei tifosi: sottoscritti 36mila abbonamenti in casa giallorossa, 22mila in quella biancoceleste.

La seconda stagione di Mourinho e Sarri sulle due panchine della Capitale è ricca di aspettative: la squadra dello Special One punta decisamente al quarto posto ma senza precludersi nulla anche in Europa dopo il trionfo in Conference League; quella del Comandante vuole un posto al sole in campionato e regalarsi un'avventura continentale il più lunga possibile. Mou è soddisfatto della rosa, Sarri è in attesa che gli venga completato l'organico.

«Le seconde annate sono le mie migliori», ha sottolineato il portoghese che ha lasciato parlare più il mercato. Dybala, Wijnaldum, Matic i tre colpi della campagna acquisti - praticamente a costo zero come il giovane portiere Svilar, spesi solo sette milioni per Celik e incassati una quarantina, ma manca ancora Belotti e forse Bailly o Zagadou - che hanno acceso l'ambizione dei supporter giallorossi. I Friedkin, che hanno immesso circa 620 milioni di euro in due anni nelle casse della Roma, non hanno mai tradito la parola d'ordine della sostenibilità. Accontentando comunque i desiderata di Mourinho e quindi aumentando il costo del lavoro con calciatori che facciano fare il salto di qualità, in attesa di riscuotere l'investimento con il possibile ritorno in Champions. Resta poi il caso Zaniolo: Mou si augura di tenerlo, la corte del Tottenham è pressante, ma la Roma vuole più di 50 milioni, gli inglesi chiedono un prestito con obbligo condizionato al numero di presenze del giocatore, che a sua volta ha chiesto un ingaggio - anche ai giallorossi - di 4. Intanto ieri all'Olimpico Zaniolo ha segnato uno dei cinque gol della Roma allo Shakhtar Donetsk.

Dalla parte opposta il presidente Lotito sta componendo con grande velocità rispetto ad altre stagioni il mosaico per il tecnico Sarri, anche in questo caso seguendo le direttive dell'allenatore. Quasi quaranta i milioni spesi sul mercato a fronte di 35 incassati, ma soprattutto la società è riuscita a trattenere (per ora) i gioielli Milinkovic-Savic e Luis Alberto, a portare in biancoceleste il «tifoso» laziale Romagnoli, i giovani di belle speranze del Verona Casale e Cancellieri, i playmaker Marcos Antonio e Vecino oltre al baby Gila di scuola Real e ai portieri Maximiliano (pronto il derby lusitano con il romanista Rui Patricio) e Provedel. Si tenta il colpo Emerson Palmieri (difficile), se Luis Alberto andrà al Siviglia, che intanto ha preso però Isco, è già pronto Ilic sempre dal Verona.

I tifosi della Capitale vogliono sognare in grande.

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