Roma e Marsiglia, il bivio alla ricerca del vero Napoli

Benitez: "Abbiamo mostrato il nostro carattere, con l'Arsenal approccio sbagliato". Il tecnico è pronto a giocare venerdì 18 contro i giallorossi. Il prefetto decide oggi

Roma e Marsiglia, il bivio alla ricerca del vero Napoli

Roma chiama, Napoli risponde. Il poker rifilato al Livorno è il segnale che la truppa di Benitez invia ai rivali e al campionato. E stavolta il turnover, obbligato dall'emergenza infortuni, non provoca scossoni e cattive sorprese.
Se dal San Paolo arriva la conferma di una squadra quadrata, che ha molte carte da giocare in quest'annata vissuta su due fronti («siamo al 75 per cento», dice don Rafè), i risultati delle ultime settimane non hanno ancora chiarito quale sia il vero Napoli. È quello che batte alla grande il Borussia Dortmund, fa il bis a San Siro con il Milan e poi si fa beffare in casa dal Sassuolo ultimo in classifica? Oppure quello che a Londra contro l'Arsenal non entra proprio in partita e pochi giorni più tardi «asfalta» senza difficoltà i labronici? O ancora quello che con Higuain sembra poter fare sfracelli, ma poi vince anche senza? Tutti quesiti che troveranno forse risposte dopo la sosta, con il doppio esame di laurea: la sfida diretta con la Roma, vero e proprio test scudetto, e la partita di Marsiglia, crocevia del cammino europeo.

Oggi il Prefetto della Capitale deciderà che il match con i giallorossi non si potrà giocare all'Olimpico sabato 19 alle 18 causa concomitante manifestazione No Tav e conseguenti problemi di ordine pubblico. Le alternative per la Lega calcio sono l'inversione di campo (soluzione non gradita dalla Roma e da Garcia) e il posticipo a dicembre. Un problema secondo Benitez che si dice disposto ad anticipare a venerdì 18, l'ipotesi su cui stanno lavorando le due società insieme alla possibilità di giocare a mezzogiorno di sabato. Comunque vada, un pasticcio all'italiana. Nel frattempo, il Napoli guarda con ottimismo alla pausa. E non solo per il facile successo di ieri con Pandev protagonista principale: il macedone segna il settimo gol in 9 partite giocate contro il Livorno e fa un assist da applausi per Callejon (quarto centro stagionale) ma soprattutto si esalta e si responsabilizza nel ruolo di vice Higuain, cancellando la brutta serata (generale, per la verità) di Londra. La sosta permetterà di recuperare gli infortunati (Albiol, Maggio, Zuniga e lo stesso Higuain non hanno risposto alla chiamata delle nazionali) e farà ricaricare le batterie ad Hamsik - ieri 5° gol ma non al top della forma - che ha deciso di rinunciare alle «inutili» trasferte in Grecia e Lettonia della sua Slovacchia, già fuori dal Mondiale.

«Con il Livorno era una gara difficile, ma abbiamo mostrato il nostro carattere dopo il ko con l'Arsenal per un approccio sbagliato», così Benitez. In effetti la partita di ieri si risolve nella prima mezz'ora grazie al gol già citato di Pandev e al bis di Inler, sul cui tiro preciso ma non fortissimo il portiere ospite Bardi non è impeccabile.

L'uno-due allontana i fantasmi del Sassuolo, per il resto il Napoli offre una partita attenta e senza fronzoli in cui emerge anche un Mertens propositivo. Il Livorno si vede solo con una perla di Emeghara che scheggia l'incrocio dei pali. Intanto Cannavaro resta ancora fuori: sarà ceduto a gennaio?

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