Se la strada per l'Europa d'élite era già stretta alla vigilia, ora è addirittura impraticabile. Nella doppia tappa finale sulla Via Emilia (la prima in casa del Sassuolo, la seconda all'Olimpico con il Parma) bisognava solo prendersi i tre punti. Missione fallita, il pari - primo 0-0 in stagione - che matura anche per un po' di sfortuna mette la parola fine alla sofferta annata giallorossa. Oggi c'è il rischio di aggancio del Torino al sesto posto, con l'ipotesi nemmeno peregrina di restare fuori anche dal sesto posto, ultima porta per il palcoscenico continentale.
La pioggia annacqua a lungo le idee della Roma, che si ripropone con lo stesso modulo (il 4-3-3 con Zaniolo interno sinistro di centrocampo) risultato vincente contro la Juventus. In più c'è la tensione legata a una delle settimane più dure della storia del club di Trigoria. La curva riservata ai supporter romanisti fa seguito alla contestazione di venerdì (ben duemila tifosi) davanti alla sede giallorossa all'Eur e regala cori contro Pallotta e la proprietà americana. Tanti attestati di stima per Daniele De Rossi: il settore si riempie subito di poster raffiguranti il capitano, che prima del match si alza dalla panchina (Ranieri, visto lo stato d'animo del giocatore dopo l'annuncio del divorzio dalla Roma consumato martedì, lascia fuori il numero 16) per ringraziare.
Appare sorridente il capitano, ma è un atteggiamento solo di facciata. Anche se da bordo campo incita comunque i suoi compagni - li aveva abbracciati uno per uno a Trigoria nell'amara conferenza stampa di addio - che appaiono bloccati di fronte a un avversario, il Sassuolo, all'inseguimento del decimo posto in campionato (vale un premio appetitoso di 6,3 milioni) e che mostra automatismi ben oliati. La squadra di Ranieri fatica a far salire il ritmo ed evidenzia una scarsa presenza offensiva - pochi i palloni arrivati dalle parti di Dzeko -.
Il tiro centrale di Ünder agli albori della gara illude la Roma, che poi soffre l'organizzazione difensiva degli emiliani, bravi anche a ripartire facendo male ai giallorossi. Così il dinamismo di Berardi e Boga è un'arma in più pr la truppa di De Zerbi, con Djuricic che liberato in area costringe Mirante a un intervento di piede decisivo. De Rossi dimostra di essere un vero capitano quando tranquillizza Nzonzi all'ingresso nel tunnel degli spogliatoi dopo un diverbio con Berardi.
La Roma cambia marcia a livello di atteggiamento nella ripresa e dopo lo spavento procurato dall'ennesima iniziativa di Boga (Berardi manca di un soffio l'appuntamento con il pallone davanti alla porta) crea una serie di occasioni pericolose: in sequenza Florenzi, El Shaarawy, il palo di
Dzeko, Cristante (parata di Consigli) e Kluivert (ancora un legno per la Roma, il 22° stagionale). Porta stregata e in chiusura gol giustamente annullato a Fazio, il risultato non si schioda. E lo 0-0 che sa di rimpianto.
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