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Roma, l'indiscrezione: ''De Rossi e i senatori volevano far fuori Totti''

Secondo quanto riportato da La Repubblica, il capitano e altri calciatori durante la stagione avrebbero chiesto l'allontanamento di Totti, Monchi e Di Francesco

Roma, l'indiscrezione:  ''De Rossi e i senatori volevano far fuori Totti''

Intrighi, tradimenti e una fronda interna che avrebbe voluto Francesco Totti lontano dalla Roma: il finale di stagione dei giallorossi diventa ancora più agitato dopo le polemiche legate all'addio di Daniele De Rossi.

A rivelare in dettaglio tutti i particolari è La Repubblica secondo cui le prime crepe nello spogliatoio risalirebbero già alla scorsa estate. Nel mirino il calciomercato che aveva visto la cessione di pezzi pregiati come Nainggolan e Alisson e l'arrivo del centrocampista Nzonzi. Proprio De Rossi non prende bene il suo arrivo e temendo la concorrenza del francese, chiede alla società la rescissione del contratto, strappo che poi viene ricucito.

La situazione continua però ad essere delicata, per le prestazioni scadenti della squadra, sempre più scontenta del modo di allenare di Eusebio Di Francesco. L'ex preparatore atletico Ed Lippie nonostante avesse lasciato la Roma in estate ha ancora i suoi informatori, e via mail spiega tutto a Pallotta. Lippie racconta che all'interno dello spogliatoio ci sarebbe un gruppo di senatori composto da De Rossi, Dzeko, Manolas e Kolarov che chiede la testa di Monchi , Di Francesco, ma soprattutto Francesco Totti. Innanzitutto ritengono il gioco del mister troppo dispendioso e povero dal punto vista tattico, lamentano l'indebolimento della rosa puntando il dito contro l'operato del ds Monchi ma l'aspetto più sconvolgente che emerge è la figura di Totti, descritta come una presenza ingombrante che trasmette percezioni negative e per questo maldigerita dallo spogliatoio. A questo punto della mail Lippie rivela le sue fonti: il medico sociale Riccardo Del Vescovo ed il fisioterapista Damiano Stefanini.

Totti apprende della mail e viene profondamente colpito. Dopo l'eliminazione dalla Champions League comincia la resa dei conti: il Pupone suggerisce alla società l'allontanamento delle fonti di Lippie,Del Vescovo e Stefanini, richiesta subito accettata dalla dirigenza. Vanno via anche Di Francesco e Monchi e arriva Claudio Ranieri per calmare le acque, ma i risultati in campo non cambiano. I senatori si convincono che il mandante di questa pulizia sia Totti ed è rottura totale tra le parti: tra Totti e De Rossi cala un gelo terminato solo con quell'abbraccio dopo la partita e quel ''Io non volevo'' carpito dalle telecamere che a questo punto si arricchisce di tanti ulteriori significati.

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