In una sera la Roma ritrova il suo Olimpico e il gol del suo nove. La vittoria sul Parma, meritata nonostante i soliti affanni finali, è la risposta al Napoli che i giallorossi raggiungono nuovamente in vetta dopo appena 24 ore. In casa il successo mancava da un mese, esattamente come la giocata vincente del centravanti ucraino Dovbyk. Che stavolta non parte titolare ma che in otto minuti (il tempo trascorso dall'ingresso alla rete sicurezza del 2-0) mette il suo sigillo sulla gara. Un evento simile, con la maglia della Roma, gli era capitato una volta sola, contro il Como e sempre all'Olimpico il 2 marzo scorso quando sulla panchina c'era ancora Ranieri.
Ci aveva messo un'ora la Roma a sbloccare una partita fattasi in salita non tanto per la pericolosità del Parma (le conclusioni di Ordonez e Bernabè quasi sui titoli di coda del primo tempo erano state occasionali) e nel tabellino marcatori è comparso un altro nome nuovo, quello di Mario Hermoso. Il difensore spagnolo è passato da esubero estivo a elemento tenuto spesso in considerazione da Gasperini. E dire che a gennaio era stato dato in prestito al Bayer Leverkusen e a fine della scorsa stagione messo nella lista dei partenti. Ma l'ex Atletico Madrid è subito tornato in auge e ieri ha anche trovato il primo gol (di testa) in giallorosso. La rete di Circati nel finale è solo un piccolo premio per gli emiliani, visto che la Roma non rischia più.
In una partita con un gol tolto dal Var a Soulé (fuorigioco di Celik) e dalla prodezza di Suzuki a Dybala, la Roma legittima il dominio con i due gol nella ripresa.
Che non vedrà protagonista Bailey, scelto a sorpresa per sostituire Ferguson - azzoppato subito da un intervento duro di Valenti - e poi bocciato per un primo tempo horror. Ventuno sono i punti di una squadra ancora imperfetta ma che continua a fare risultati, almeno in Serie A.