La domanda resta quella: si ricomincerà? A questo punto, può anche capitare. Lo vogliono l'Uefa, la Federcalcio, la Lega, alla fine lo vorranno anche i calciatori, per perdere meno soldi possibile. Tutti si trincerano dietro quel «viene prima la salute», che fa fine e non impegna. Sarà giugno, sarà luglio, sarà l'autunno: nulla sarà più come prima, questo è certo. Intanto i club richiamano in sede gli stranieri tornati a casa: al rientro dovranno fare altre 2 settimane di quarantena. Quelli dell'Inter devono essere a Milano entro la settimana.
Nel frattempo si può anche sognare, un'altra di quelle cose che non costa granché. E nel calcio è sostanzialmente il mercato ad alimentare i sogni. Normalmente, queste sarebbero settimane in cui già si lavora per il futuro: nuovi allenatori e giocatori, rinnovi di contratto e giocatori in scadenza. La pandemia ha bloccato tutto. Meno i sogni e il sogno più grande di tutti è Messi all'Inter. Se ne sussurra da mesi, da quando a settembre si è saputo che la Pulce nel 2017 ha firmato l'ultimo rinnovo col Barcellona, scadenza 2021, ma con la possibilità di andarsene alla fine di ogni stagione, quindi anche di questa, quando finirà. «Credo che non sia per niente un sogno proibito. Non lo era forse anche prima di questa disgrazia e penso che ci sia uno sforzo della proprietà per cercare di portarlo all'Inter»: parole del tifoso Massimo Moratti, non di un tifoso qualunque. Lui, il presidente del Triplete, provò a portare Messi all'Inter nel 2006, offrendo i 150 milioni dell'allora clausola rescissoria. Non se ne fece nulla perché alla fine la famiglia Messi (il papà Jorge, sostanzialmente) preferì restare a Barcellona (e la clausola peraltro venne alzata a 250 milioni). Messi aveva 19 anni.
L'operazione non è semplice, ci mancherebbe. Messi guadagna circa 40 milioni netti l'anno e viaggia verso i 33 anni. Però il suo rapporto con il club sembra affaticato, forse logoro, come emerso dalla recente trattativa per il taglio degli stipendi, in cui ha ricevuto attacchi pubblici, poi restituiti con gli interessi al momento dell'accordo. Insomma: quando la macchina si rimetterà in moto, la vicenda andrà seguita con attenzione. Ancora Moratti: «Non so come la situazione attuale possa cambiare gli scenari, ma è stato sparigliato tutto. Penso che ci sia la possibilità di vedere cose strane a fine stagione». L'ex presidente, peraltro ha anche un'idea su come potrebbe andare a finire («bisogna vedere se Lautaro non rientra in altre situazioni più importanti, come quella di Messi») anche se non è ovviamente quella che si augurano i tifosi nerazzurri.
Sognando Messi, il calcio italiano può invece concretamente ipotizzare di godersi il suo rivale Ronaldo fino alla fine del contratto con la Juventus (scadenza 2022), proprio a causa della pandemia che ha reso tutti più poveri, in particolare quel
mercato (la Cina) dove CR7 pareva destinato, nel caso s'interrompesse l'avventura torinese. E invece Ronaldo resterà: con i suoi gol, i suoi followers e quei 62 milioni di euro da mettere ogni anno nel bilancio. Fino alla fine.
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