«Primo, non prenderle». Il mantra sacro del calcio mondiale che ha dato tante, tantissime soddisfazioni alle squadre italiane. E anche in questa sessione di calciomercato, il primo obiettivo dei club italiani è stato e sarà ancora quello di correre ai ripari per creare una solida difesa. Lo sanno bene tutti, dalla Juventus campione d'Italia alla neopromossa Cesena: per vincere bisogna sì segnare, ma soprattuto bisogna evitare di subire gol. E anche un attaccante come Filippo Inzaghi, una volta seduto in panchina lo ha detto senza troppi giri di parole: «Lo scudetto si vince con la miglior difesa».
Dalle parole ai fatti. La linea a 3 rischia di cadere in disuso e sul mercato è caccia a centrali e terzini: il Milan dopo Alex ha preso il portiere Diego Lopez. L'Inter con Vidic prova a cambiare modulo come la Juve che cerca un centrale dopo l'esterno Evra. Al pari della Roma che ha sistemato la corsia mancina con Cole, mentre la Lazio ha piazzato due colpi. E il Napoli ha messo al centro un armadio a quattro ante come Koulibaly. La Fiorentina ha puntato sull'esperienza dell'argentino Basanta.
Ma non è finita qui. La Juve ha chiesto al Milan il prestito di Cristian Zapata, un fedelissimo di Massimiliano Allegri alla luce della poca sostanza dimostrata da Ogbonna e dell'infortunio di Barzagli. In alternativa Nastasic (Manchester City) e Savic (Fiorentina), anche se Kostas Manolas resta in pole position. Si cerca l'accordo con l'Olympiacos, a 12 milioni si può chiudere. Ma c'è di mezzo anche la Roma che dopo aver preso Astori, pensa anche a Chiriches perché saluterà Benatia ormai in viaggio verso il Manchester City (da limare ancora molti dettagli, ma prima di Ferragosto l'accordo sarà chiuso).
Anche in casa Milan si è lavorato molto. Gli arrivi di Alex, Albertazzi e Armero (definito ieri l'accordo con l'Udinese e il giocatore) hanno portato Inzaghi ad avere un numero ampio di difensori. Riscattato Rami, confermati Mexès e Bonera, rimane solo da piazzare Zaccardo, il cui mercato però è molto ridotto. Chi ha più problemi nello sfoltire la propria difesa è l'Inter: l'arrivo di Vidic permetterà a Mazzarri di passare con facilità dalla difesa a 3 a quella a 4, ma il problema è legato a quei giocatori indesiderati che non riescono a trovare sbocchi sul mercato: Matias Silvestre, ad esempio, ha un contratto con i nerazzurri fino al 30 giugno del 2015. Il Palermo, sua ex squadra, rimane in pole per riportarlo in Sicilia ma l'ingaggio da 1,1 milioni di euro non facilita un suo trasferimento. L'Inter in questo momento annovera in rosa ben sette difensori centrali: Vidic, Ranocchia, Juan Jesus, Andreolli, Donkor, Silvestre e Campagnaro. Per quest'ultimo, che ha suscitato l'interesse di diverse squadre, la Sampdoria ci prova, ma anche qui a bloccare la trattativa è l'ingaggio oneroso dell'argentino. E così resta in stand-by il ritorno di Rolando, in lite con il Porto.
Al mantra del «primo, non prenderle» si è rifatta anche la Lazio, che ha ingaggiato De Vrij e Braafheid dopo Basta. Il colpo scorrendo la classifica dell'ultimo torneo l'ha fatto il Verona, che ha portato in Italia il messicano Rafael Marquez. La Sampdoria, ceduto il campione del mondo Mustafi al Valencia, rimane alla finestra per capire quale può essere la soluzione migliore: detto di Campagnaro, Yepes tentenna mentre Lugano è vicino al Leon.
Ma alla difesa pensano anche tutte le grandi d'Europa: dopo il Paris Saint-Germain, che si è assicurato da tempo David Luiz, ecco il Chelsea tentare di arrivare a Varane del Real Madrid
oppure a Hummels del Borussia Dortmund che piace anche al Manchester United, ma Van Gaal vede avvicinarsi a grandi passi a Daley Blind, 24enne difensore dell'Ajax e il Barcellona che ha preso dall'Arsenal Thomas Vermaelen.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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