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La Serie A è più vicina: la Champions League come i Mondiali

Il ministro dello Sport Spadafora si è detto fiducioso sulla ripresa della Serie A per il 13 giugno. Il Cts ha approvato le modifiche del protocollo: no ai ritiri, più tamponi e controlli. L'Uefa pensa ad una "nuova Champions" con partite secche e final four

La Serie A è più vicina: la Champions League come i Mondiali

Il 19 maggio 2020 sarà ricordato come una data importante per la Serie A e per il calcio italiano: il Comitato Tecnico Scientifico, ha infatti approvato le modifiche del protocollo proposto dalla Figc e Lega per consentire gli allenamenti di gruppo delle squadre, propedeutico alla ripresa del campionato. Il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, ai microfoni di RaiSport, ha fornito anche una data, giovedì 28 maggio, in cui si deciderà sulla ripresa definitiva della Serie A: "L'ok del Cts sui protocolli è un'ottima notizia, così gli allenamenti potranno riprendere".

La Serie A vede la luce

Il ministro è poi entrato nello specifico:"Ho convocato una riunione il 28 maggio, con il presidente FIGC Gravina, della Lega A Dal Pino e tutte le altre componenti perché giovedì prossimo saremo nelle condizioni per decidere una data se e quando far ripartire il campionato. La scelta della Francia di chiudere tutto sarebbe stata la più facile da compiere. Io non l'ho voluta fare così come non ho voluto all'epoca dare una data certa per la ripresa, ma ora che si può è giusto farlo", le parole di Spadafora che ha poi mandato un dolce messaggio agli amanti del calcio: "Se, come speriamo, le curve dei contagi continueranno a scendere allora sarà possibile confermare quella data per la ripresa della Serie A. Dobbiamo però arrivarci gradualmente, muovendoci con prudenza e responsabilità, come abbiamo fatto fino ad ora".

Il nuovo protocollo e l'assist dell'Uefa

Innanzitutto non ci sarà più l'obbligo di ritiro per le squadre, ipotesi che tantissimi giocatori e non volevano nemmeno prendere in considerazione e con loro anche i club. Aumenteranno però i controlli con più tamponi, tre giorni prima dell'inizio degli allenamenti collettivi, il giorno dell'avvio e una volta ogni quattro giorni con tanto di test sierologici il giorno d'inizio e dopo due settimane. Cosa succederà in caso di calciatore positivo? Il giocatore contagiato verrà isolato a casa mentre il resto del gruppo dovrebbe trascorrere una quarantena di 14 giorni dentro il centro sportivo in ritiro ma potrà allenarsi. L'Uefa, nella figura del presidente Ceferin, era stato chiaro: "Il 25 maggio sarà il termine ultimo per presentare i piani di ripartenza da parte delle varie federazioni". In realtà questa data è stata posticipata e non ci sarà più l'obbligo da parte delle federazioni di comunicare niente entro lunedì 25 maggio: questo è un assist davvero importante per tutti, Serie A compresa, su una graduale ripresa dei campionati.

Gravina soddisfatto

Il presidente della Figc Grabriele Gravina si è detto soddisfatto del nuovo protocollo e delle parole del ministro Vincenzo Spadafora e della Salute Roberto Speranza: "Ho espresso al ministro per lo Sport, Vincenzo Spadafora, e al ministro della Salute, Roberto Speranza, la mia soddisfazione e quella della federazione per la disponibilità al confronto e la fattiva collaborazione che hanno portato al raggiungimento di questo importante risultato".

Il presidente federale ha poi continuato: "L'obiettivo è stato raggiunto grazie al gioco di squadra con i rappresentanti indicati dalla Lega di A e della Federazione medico sportiva italiana presieduta da Maurizio Casasco, che ringrazio. Desidero sottolineare il prezioso lavoro svolto dalla commissione medico scientifica della Figc, composta da tutti professionisti stimati e rispettati, che ha agito e continua ad agire con rigore e spirito di servizio. L'impianto scientifico del protocollo ha come scopo la tutela della salute di tutti gli addetti ai lavori per consentire, almeno al calcio di professionistico, di ripartire in sicurezza".

La "nuova" Champions

La riunione dell'esecutivo dell'Uefa prevista per mercoledì 27 maggio è stata rinviata a mercoledì 17 giuno per motivi formali. Ceferin e i suoi collaboratori, però, starebbero pensando ad un piano per terminare il prima possibile le coppe europee, Champions ed Eropa League con partite secche, senza andata a ritorno ai quarti di finale, con una final four per le migliori quattro da disputarsi, nel caso della Champions League, ad Istanbul sede designata ormai da tempo per la finale.

Si giocherebbero regolarmente i quattro ritorni degli ottavi rimasti in sospeso, poi via ai tagli: quarti in gara secca più Final Four a Istanbul, con due semifinali in gara unica e finale nel giro di quattro giorni. Totale partite: undici partite e non più diciassette, rigorosamente a porte chiuse. L'idea è quella di far disputare le gare secche dei quarti in casa del club con il miglior coefficiente Uefa. Fermo restando che la speranza dell'Uefa e dei club rimane quella di riuscire a completare Champions ed Europa League senza doverne alterare le formule.

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