"Basta guardare le statistiche..." ​Perché Conte è l'uomo in meno

Conte non sta riuscendo a trovare il bandolo della matassa della sua Inter che ha incassato la bellezza di 12 reti. Tra errori individuali, rendimenti sotto le aspettative, infortuni e covid-19, il tecnico leccese ha una bella gatta da pelare tra le mani

"Basta guardare le statistiche..." ​Perché Conte è l'uomo in meno

L'Inter di Antonio Conte sta facendo fatica ad ingranare ormai da inizio stagione con risultati altalenanti e una condizione fisica approssimativa in molti dei suoi uomini. La preparazione tardiva per via della finale di Europa League disputata e persa lo scorso 21 agosto può essere una parziale attenuante per una squadra che non ha mai potutto di fatto svolgere una reale preparazione rispetto ad altre squadre che hanno terminato prima l'annata e che hanno avuto circa 20 giorni ulteriori per prepararsi.

Bisogna però anche sottolineare come l'Inter stia pagando a caro prezzo i suoi errori difensivi, nei singoli e di squadra, dato che alla casella reti subite si è già arrivati a quota 10 in campionato, 12 se si conta anche la Champions League: un'enormità per una squadra che punta allo scudetto e che ha chiuso lo scorso campionato con la miglior difesa del torneo. Per tutte queste ragioni a pagare come sempre sono gli allenatori e anche per questa settimana, la terza volta dall'inizio della nuova rubrica, l'uomo in meno di questa settimana è ancora Antonio Conte.

Un Conte diverso

Dopo il chiarimento con la dirigenza tutto sembra essere tornato alla normalità dalle parti di Appiano Gentile anche se Conte è parso totalmente diverso sia davanti alle telecamere che durante la partita. Più pacato, meno aggressivo e più misurato nei suoi giudizi. Il tecnico leccese sta cercando di tenere un low profile e nelle ultime settimane ha spesso preferito parlare di campo non soffermandosi troppo su alcuni torti arbitrali, evidenti, subiti dai nerazzurri che presumilmente sono anche costati dei punti in classifica ma che al "nuovo" Conte interessano fino ad un certo punto.

Beppe Marotta si è presentato ai microfoni di Sky in maniera molto pacata al termine del match contro il Parma per analizzare l'episodio da moviola sfavorevole subito contro i ducali. "Oggi il rigore per noi era palese, evidente, chiarissimo. L'arbitro deve stare più attento e il Var, visto che c'è, deve essere utilizzato per evitare episodi che incidano sul risultato. Voglio denunciare questo vuoto normativo".

Modulo "obsoleto" e giocatori molli

In tanti stanno imputando a Conte come debba cambiare modulo passando dalla difesa a tre a quella a quattro che in teoria più si sposa con le caratteristiche di gioco dei suoi difensori. Il tecnico leccese, però, è convinto delle sue idee, del suo modulo ed ha già fatto un grande cambiamento cercando di proporre un 3-4-1-2 e non un 3-5-2 per dare maggiori chance di adattamento a un giocatore come Christian Eriksen che fino a questo momento ha fatto tante parole fuori dal campo, soprattutto nelle ultime settimane, poche sul terreno di gioco con presetazioni molli e anonime e qui Conte c'entra davvero poco.

Il rendimento di alcuni uomini chiave come Lautaro Martinez, Ivan Perisic, Marcelo Brozovic è troppo altalenante e in tutto questo anche gli infortuni continui e la situazione legata ai contagi da coronavirus non ha di certo aiutato il tecnico leccese in questo travagliato inizio stagione. Di certo gli avversari hanno capito come fermare l'Inter: con un gioco aggressivo, tutti arroccati in difesa e con una grande attenzione in fase difensiva. La fortuna in questa fase non sta aiutando i nerazzurri che hanno bisogno dunque di ritrovare la migliore condizione fisica per tornare ai vertici il prima possibile non perdendo troppo terreno dallla capolista Milan che sta sorprendendo tutti per risultati e rendimento.

La "reprimenda" alla squadra

Conte non ha nemmeno fatto un cenno all'episodio arbitrale che avrebbe potuto far svoltare la partita in favore dell'Inter, ma si è concentrato di più sugli errori macroscopici dei suoi calciatori con Perisic, Hakimi e Lautaro Martinez che hanno cestinato tre grandi occasioni da rete tra primo e secondo tempo."E' stata una prestazione sofferta per il risultato, non è la prima volta dove dominiamo la gara e rischiamo di perdere. Nel calcio se non fai gol non c'è partita. Abbiamo sbagliato tantissimo per l'ennesima volta, con tutto quel che creiamo dobbiamo fare più gol. Serve la determinazione che ha avuto il Parma. Non è la prima volta, le occasioni vanno sfruttate. Dobbiamo migliorare in cattiveria, ne stavamo pagando le conseguenze", le parole di Conte.

Il tecnico ha poi continuato:"Abbiamo dominato, basta vedere le statistiche, ma nonostante questo potevamo perdere e abbiamo rischiato molto. Non voglio parlare di fortuna, dico che partite come queste devi vincerle. Il calcio è questo, se non segni perdi. Abbiamo sbagliato tanto per l'ennesima volta e questo non va bene. Serve più cattiveria, più determinazione. Il Parma è stato cinico e preciso. Non è la prima volta che accade, ripeto, quindi è giusto guardarsi dentro e migliorare".

Chiusura conciliante nei confronti dei suoi ragazzi che al netto di errori offensivi e difensivi non sono particolarmente fortunati in questo periodo: "Spesso le squadre non tirano in porta contro di noi, o quando lo fanno hanno una percentuale

realizzativa molto alta. Lo Shakhtar non ha tirato per niente, ad esempio. Il Parma solo due. Non voglio parlare di girar bene o meno, ma gare come questa vanno vinte. Abbiamo dominato, questo è quanto".

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