Qatar 2022

Lo show dei baby inglesi. Un derby per sognare e dimenticare Wembley

Rashford e Foden in 2 minuti piegano il Galles nella ripresa: primo posto, ora c'è il Senegal

Lo show dei baby inglesi. Un derby per sognare e dimenticare Wembley

Com'è lontano Twickenham: il sogno del Galles di imitare l'impresa dei cugini del rugby, che nel 2015 eliminarono l'Inghilterra dal Mondiale giocato in casa, si infrange impietosamente contro Harry Kane e compagni che non devono faticare nemmeno più di tanto per vincere 3-0, chiudere il girone in testa e regalarsi il Senegal negli ottavi, evitando l'Olanda. Ringraziando soprattutto Marcus Rashford e Phil Foden, i due ragazzi delle sponde opposte di Manchester a cui finalmente Southgate ha dato fiducia e che ora potrebbero spingere gli inglesi a cancellare la delusione degli Europei.

Nel primo tempo però il derby britannico in Qatar è il derby della noia. Anche per colpa di un'Inghilterra che sembra giocare con sufficienza, con Southgate che si concede un discreto turnover, schierando per la prima volta dall'inizio Walker, Henderson e appunto la coppia d'attacco Rashford-Foden, con quest'ultimo, il tanto atteso bomber del City, sotto particolare osservazione. La palla gol più nitida dei primi 45' ce l'ha però l'attaccante dello United, bloccato da una tempestiva uscita di Ward, il sostituto di Hennessey, espulso contro l'Iran, che nella vita fa il portiere di riserva anche nel Leicester.

Ma se gli inglesi possono anche avere i loro motivi a non spingere sull'acceleratore (gli basta evitare di prendere quattro gol per passare il turno), lascia perplessi l'approccio eccessivamente cauto del Galles, impersonato soprattutto dall'assenza totale dal campo del capitano Gareth Bale, che infatti nella ripresa viene impietosamente sostituito. Il primo tiro dei Dragoni arriva infatti solo al 50' ad opera di Allan, e sollecita solo i raccattapalle.

Insomma, una riedizione triste della vecchie sfide del torneo Interbritannico, anche perché di quel mitico Championship non ha nemmeno i ritmi. L'unica cosa che fa applaudire le due squadre è il fatto di inginocchiarsi entrambe prima del via nell'ormai consueto cerimoniale di solidarietà. Per fortuna invece la ripresa cambia subito l'andazzo e in due minuti, tra il quinto e il sesto di gioco, i due attaccanti inglesi del giorno si danno finalmente una mossa, anche per non rischiare di tornare subito tra le riserve: prima Rashford pennella una punizione che beffa un Ward non irreprensibile e subito dopo Foden raddoppia su assist del solito Kane. È la scossa che sveglia la partita anche sull'altro fronte, perché Pickford deve superarsi per sventare un autogol di Maguire. Prima che Rashford segni ancora il gol del 3-0 e torni ad accreditare l'Inghilterra dopo la pausa di meditazione contro gli Usa.

Per il Galles, invece, la qualificazione resta una montagna impossibile da scalare. Ma d'altra parte la vera impresa di questa piccola squadra è già stata quella di essere tornata al Mondiale dopo 64 anni.

Speriamo solo di non dover aspettare il 2086 per rivederla.

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