Sport

"Siete delle m...". Esplode l'ira di Vidal

Vidal risponde alle critiche in maniera netta: "Se vincessero quello che ho vinto io, non sono mai stati allo stadio e parlano qui. E hanno una faccia da pagliacci"

"Siete delle m...". Esplode l'ira di Vidal

L'Inter di Simone Inzaghi è un po' in crisi di identità e di risultati e come spesso capita in queste circostanze i tifosi hanno sempre, o quasi, la pretesa di dover trovare un capro espiatorio. Nelle ultime due partite giocate, Arturo Vidal, uno dei migliori in campo in Champions League contro il Liverpool, non ha brillato, con appoggi elementari sbagliati e con una condizione fisica che è parsa approssimativa.

Lo sfogo del cileno

A dire il vero, tanti giocatori dell'Inter dopo il derby di campionato perso immeritatamente, per dirla alla Stefano Pioli, hanno palesato difficoltà psico-fisiche e tutto ciò in campo si è tradotto una sola vittoria, in Coppa Italia contro la Roma, tre pareggi contro Genoa, Napoli e Milan ieri sera, e tre sconfitte, due in campionato e una Champions League. Arturo Vidal è sicuramente insieme a Stefan de Vrij, Nicolò Barella e Lautaro Martinez uno degli uomini più scarichi del momento in casa nerazzurra ma ciò non giustifica gli haters che l'hanno attaccato in queste ore.

L'ex Juventus, Bayern Monaco e Barcellona ha risposto così sui social a chi l'ha pesantemente insultato per le sue prestazioni ritenute non all'altezza della situazione: "Mamma mia! Se vincessero quello che ho vinto io... Sono delle merde, non sono mai stati allo stadio e parlano qui. E hanno una faccia da pagliacci", la risposta piccata del 34enne cileno che si è tolto così più di qualche sassolino dalla scarpa.

Il tempo per rimediare, però, per lui e per l'Inter c'è anche se bisognerà iniziare a macinare punti già a partire dalla sfida di venerdì sera contro la Salernitana. 12 finali in campionato, compreso il recupero contro il Bologna: se la squadra di Simone Inzaghi vorrà davvero vincere lo scudetto confermandosi campione d'Italia dovrà cercare di ottenere più vittorie possibili anche perché Milan e Napoli non mollano e l'ombra della Juventus non è poi più così lontana.

Servirà inoltre remare tutti dalla stessa parte, tifosi compresi, per giungere all'obiettivo che più volte l'amministratore delegato Beppe Marotta ha fatto cenno da questa estate: il 20esimo scudetto e la conquista della seconda stella.

Commenti