Simone & Pippo Inzaghi. I due fratelli "padroni" dei nostri campionati

Uno è un big da scudetto, l'altro domina la B e lo emula. Ruoli invertiti rispetto a quando giocavano

Simone & Pippo Inzaghi. I due fratelli "padroni" dei nostri campionati

Raccontano che nei pranzi in famiglia del lunedì a San Nicolò si sfidino nei quiz sui calciatori di Lega Pro, a testimonianza della preparazione maniacale dei due. Nessuno come loro in Europa. Una famiglia nel pallone a suon di record. Mone&Pippo, al secolo Simone e Filippo Inzaghi ci hanno preso gusto e non vogliono fermarsi sul più bello. Il primo sogna, ad occhi aperti, lo scudetto con la sua Lazio, il secondo sta trionfando in B alla guida del Benevento e non vede l'ora di raggiungere il fratellino in Serie A. Se da calciatore era Simone a inseguire le prodezze di Pippo, da tecnici i ruoli si sono invertiti con l'ex bomber del Milan nei panni dell'allievo nei confronti del professor Mone, diventato uno dei migliori d'Europa e corteggiato per la prossima stagione dalla Juve. Quella Juve in cui nel 2000 giocava SuperPippo e alla quale Simone soffiò il tricolore all'ultima giornata.

Do you remember Perugia? Sono passati 20 anni e nella Capitale si respira di nuovo aria di grande impresa. Merito del lavoro di Simone Inzaghi che ha reso la squadra biancoceleste una big. In 4 anni ha vinto 2 Supercoppe Italiane e 1 Coppa Italia: ora è imbattuto da 19 giornate (15 vittorie e 4 pari) e punta a strappare alla Vecchia Signora anche il campionato.

Numeri da urlo che caratterizzano anche l'avventura di Pippo al timone del Benevento: miglior attacco e miglior difesa della B per i giallorossi, che hanno ipotecato il salto di categoria grazie ai 17 punti di vantaggio sulle seconde Frosinone-Spezia. Neppure la Juve di Del Piero e Nedved nel 2007 aveva avuto un simile vantaggio sulle inseguitrici.

Simone&Pippo hanno mantenuto, anche a distanza, un rapporto simbiotico: si telefonano 3 volte al giorno e il lunedì tornano a casa da papà Giancarlo e mamma Marina per il pranzo in famiglia dove il calcio, tra una partita a carte e una scampagnata per funghi, resta il menù principale. Basta una parola di mamma Marina per metterli sull'attenti, mentre i consigli tattici di papà Giancarlo vengono recepiti differentemente: Mone aperto al dialogo, Pippo più permaloso.

L'approccio familiare caratterizza anche il rapporto tra Simone e i suoi calciatori: fortissimo il feeling con Immobile (si sfidano a carte con Peruzzi e il team manager Manzini) e Milinkovic Savic, quest'ultimo protetto quando era finito nel mirino della critica, insieme ora vogliono scrivere la storia. Un'occasione da cogliere al volo, visto che il mercato estivo potrebbe separarli: Inter e Chelsea sono infatti in pressing per SMS.

Simone non vuole distrazioni e punta dritto al bis tricolore con la Lazio dopo quello vinto nel 2000. Guai però a pronunciare le parole scudetto e promozione: un tabù per gli scaramantici Mone&Pippo. Aspettando di sfidarsi in Serie A, comunque vada il 2020 sarà l'anno degli Inzaghi.

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