T ecnicamente molto complesse, tutte le prove per il Gp degli Usa sono state ostacolate dalle condizioni ambientali e dalle caratteristiche delle gomme, che non hanno nemmeno permesso di superare i limiti dello scorso anno. Se la Ferrari, con sensibili variazioni di resa, ha dato segni di miglioramento in finale di qualifiche, lo si deve anche a un notevole cambiamento dei rapporti di trasmissione, che potrebbero condurre a una configurazione da gara originale, con un Alonso molto positivo. In gioco c'è la conquista del secondo posto nel mondiale costruttori, che ultimamente sembrava favorire la British-Mercedes, anche per i sostegni esterni, ma che, alla conclusione degli interventi tecnici, ha leggermente mutato le prospettive.
Stranissime le differenze tra una vettura e l'altra, sia per il Cavallino, sia per il "team" anglo-tedesco. Evidentemente, in entrambi i casi, le diversificazioni hanno sortito effetti sconcertanti.
Solito Vettel e solita Ferrari Alonso 6°: «Ma è una sorpresa»
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