Solo il Napoli non sfrutta il regalo Juve

Avanti con Insigne, Sarri & C. beffati da Defrel. Palo di Callejon nel recupero

Angelo Rossi

Va male al Napoli, che resta inchiodato al palo di Callejon nei secondi di recupero. Tanto lavoro per nulla, è impressionante il gioco macinato dai partenopei che pagano puntualmente dazio per la mancanza di un vero centravanti. Sassuolo che decide di mettersi a specchio in campo e nelle scelte di squadra. Irrinunciabile il 4-3-3 per i due allenatori, uguali anche le rotazioni. Sarri ne ha risparmiati quattro (Albiol, Ghoulam, Diawara e Mertens) perché venerdì busserà sempre alla porta del San Paolo l'Inter e poi si volerà a Lisbona: due tappe essenziali per continuare a sognare in campionato e in Champions. Di Francesco ha fatto rifiatare dall'inizio Ricci, Antei, Defrel e Pellegrini, schierando Matri centravanti e concedendo a Cannavaro la soddisfazione del suggestivo ritorno a casa.

Emiliani in trincea nel primo tempo, due linee robuste all'interno dei propri cinquanta metri per difendere il pareggio, una doppia barriera che cede tre minuti prima dell'intervallo, causa lo straripante possesso palla degli azzurri (settanta per cento) e una magia di Insigne dai venti metri, il solito destro maligno intercettato colpevolmente da Cannavaro. Costretto dalle necessità, il Sassuolo nei secondi quarantacinque minuti ha alzato l'asticella fin dove e fin quando ha potuto perché il Napoli lo ha sempre aspettato alto, trovando però pochi sbocchi perché il pullman neroverde è rimasto ben piantato a terra dinanzi a Consigli.

Conclusioni dalla distanza per gli azzurri, perché Gabbiadini non incide mai, con Hamsik e Insigne che si esercitano invano da fuori area e gli ospiti che replicano soltanto sulle ripartenze. Non lo fanno spesso ma quando mettono il muso fuori la metà campo, sono guai: Missiroli di testa scheggia la traversa con Reina impietrito.

È la prova generale del clamoroso pareggio, gli azzurri si fanno trovare impreparati naturalmente su contropiede: Gazzola per Defrel che al volo castiga il Napoli e il suo inspiegabile slancio di generosità. E la cronica incapacità di concretizzare in fase offensiva. L'ultimo successo dei partenopei in casa risale a 33 giorni fa.

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