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Sono i Giochi delle coppie. Brignone e Mosaner, Fontana e Pellegrino

Sono i Giochi delle coppie. Brignone e Mosaner, Fontana e  Pellegrino
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Quattro campioni, quattro storie che si intrecciano fino a diventare un poker irripetibile. Saranno Federica Brignone, Arianna Fontana, Amos Mosaner e Federico Pellegrino i portabandiera dell'Italia nella cerimonia di apertura dei Giochi al via il 6 febbraio: un gesto senza precedenti, perché mai un Paese aveva scelto quattro alfieri per rappresentare il proprio orgoglio sportivo.

Due sfileranno a Milano Fontana e Pellegrino , due a Cortina Brignone e Mosaner , in un abbraccio ideale tra le due anime dei Giochi italiani. Una scelta simbolica, studiata, sentita. E soprattutto coraggiosa, come quella che riguarda Federica Brignone. "L'ho scelta perché è il simbolo di chi sa rialzarsi", ha detto il presidente del Coni Luciano Buonfiglio, svelando ciò che tutti speravano: Federica sarà presente nonostante il grave infortunio dello scorso aprile. "È felice e orgogliosa", racconta la madre, Ninna Quario. Un destino curioso per lei, concepita a Milano ma chiamata a sfilare a Cortina, anche per evitare un viaggio estenuante a poche ore dalle prove di discesa. Molti immaginavano che il ruolo spettasse a Sofia Goggia, oro olimpico e icona della velocità. E invece Brignone, forte di una carriera infinita, due coppe del mondo, una stagione esaltante, ha conquistato la fiducia del movimento, dimostrando che il valore di un'atleta va oltre il colore delle medaglie (Fede è ferma all'argento), il valore sta nei molti successi e nella forza mostrata tornando a sciare dopo il terribile incidente dell'inverno scorso. "Vorrei che Sofia fosse scelta per l'alzabandiera", ha però aggiunto Buonfiglio.

Accanto a Brignone ci sarà Amos Mosaner, campione olimpico capace di portare il curling italiano nell'élite mondiale. Non avrà con sé la compagna del doppio, Stefania Constantini, perché si è preferito mantenere equilibrio tra sport della neve e del ghiaccio.

A Milano sfilerà Arianna Fontana, alfiere anche nel 2018: per lei sarà un bis storico, mai riuscito prima a una donna italiana. Undici medaglie olimpiche, la prima a soli 15 anni a Torino 2006, è un monumento vivente dello short track. Al suo fianco ci sarà Federico Pellegrino (ieri 2° in coppa), classe '90 come Fontana e Brignone, due volte argento olimpico e ormai leggenda dello sci di fondo italiano.

Prima di inseguire l'ultima impresa sulle nevi della Val di Fiemme, attraverserà il prato di San Siro, lui juventino dichiarato, con l'emozione di chi sente avvicinarsi il momento decisivo. Quattro storie diverse, un'unica bandiera. L'Italia affida a loro l'apertura dei Giochi, con il passo della determinazione e il cuore della propria tradizione sportiva. Un poker che profuma di storia.

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