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"Sostenibile": il nuovo calcio da spiegare al popolo

Calcio sostenibile: chi era costui? Ne parlano tutti, taluni con convinzione (leggi gestione Elliott), altri nel tentativo, fin qui vano, di educare la propria tifoseria, pochi lo praticano e soprattutto il resto della compagnia ignora

"Sostenibile": il nuovo calcio da spiegare al popolo

Calcio sostenibile: chi era costui? Ne parlano tutti, taluni con convinzione (leggi gestione Elliott), altri nel tentativo, fin qui vano, di educare la propria tifoseria, pochi lo praticano e soprattutto il resto della compagnia ignora il recentissimo report pubblicato dalla federcalcio corredata di numeri e dati (uno su tutti: il calcio italiano perde 1 milione al giorno) che certificano la gravità della crisi finanziaria. Qualche segnale arriva dal recentissimo calcio-mercato che ha di fatto provocato anche la fine di un'abitudine esercitata dai procuratori (portare a fine contratto i propri assistiti per incassare una ricca commissione). Dybala è il più famoso dell'elenco del quale fanno parte anche Belotti oltre che qualche campione d'Europa costretto a migrare in Canada per concludere la propria carriera. Ivan Gazidis, ad del Milan, ha pubblicato di recente sul sito del club il proprio bilancio sostenibile, pratica avviata nel 2012-2013 con l'intento di coinvolgere anche la comunità di tifosi ed esperti di bilanci per promuovere il circolo virtuoso che sta alla base della conversione di manager e addetti ai lavori. La Juve ha realizzato il colpo gobbo di Bremer dopo aver venduto (con commissione minima) De Ligt al Bayern; l'Inter è stata costretta a perdere Bremer perché nel frattempo non ha provveduto a fare cassa con Skriniar; Maldini e Massara hanno imbastito la trattativa belga De Ketelaere con l'intento già applicato sul conto di Botman e cioè se il prezzo sale vertiginosamente è pronto ad abbandonare il campo e rivolgersi ad altro indirizzo. Perché l'affermazione calcio sostenibile non sia soltanto solo uno slogan, è tempo che anche i club coinvolti parlino un linguaggio chiaro senza illudere le schiere dei tifosi che continuano a coltivare sogni di gloria ignorando le esigenze contabili. Da segnalare in tal senso la denuncia del tecnico del Bayern che si chiede come possa il Barcellona, «pieno di debiti continuare a fare acquisti».

Ecco: forse è il caso che l'Uefa dia una risposta credibile a questo banale quesito.

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