Spalletti & Co, gran lezione. Inter, giusta essenzialità

Due vittorie, diverse ma di sostanza contro avversari di censo e di fascino

Spalletti & Co, gran lezione. Inter, giusta essenzialità

Due vittorie, diverse ma di sostanza contro avversari di censo e di fascino. Scrivere del Napoli è facile, per come gioca, per come sa stare in campo, per come vince e con quanti gol, per quella semplicità che compete ai campioni, perché, questo bisogna dirlo, la squadra di Spalletti si comporta con una personalità e una tranquillità che soltanto le grandi di solito posseggono. Ribaltare e con misure così clamorose lo svantaggio ad Amsterdam non è cosa naturale ma lo è stato appunto dopo il gol fortuito e fortunoso degli olandesi che, però, hanno confermato il difetto antico di quel football estetico che non sa nemmeno che cosa significhi la cosiddetta fase difensiva, il Napoli e Raspadori su tutti ne hanno approfittato e non per caso ma con la scienza elementare del football, tecnica e velocità, disciplina e carattere. Il numero di gol realizzati dal Napoli in champions non ha uguali precedenti per le altre italiane pluridecorate a livello internazionale, dopo il quarto gol Luciano Spalletti ha fatto il segno della croce e baciato la medaglietta che porta al collo ma non è un miracolo quello del suo Napoli, è calcio verace, superbo nella sua semplicità e perfidia. L'Inter si è come intimorita dinanzi ai giochini del Barcellona ma la filosofia di Xavi è quella della cicale di Esopo, continua a cantare e non si preoccupa di mettere da parte il necessario, molta fuffa per tutto il primo tempo riassunta nel narcisismo di Dembelé, l'Inter formica ha atteso e poi ha sfruttato con il suo uomo migliore.

Xavi, nella sua edizione presuntuosa e indisponente, non ha cambiato atteggiamento, come se il Barcellona si trovasse in vantaggio, il famoso possesso palla può infatuare chi non conosce il vero football, l'Inter ha lasciato giocare, il Var e l'arbitro sloveno hanno tolto l'angoscia di un mani di Dumfries, la squadra preso tre punti con una prestazione essenziale e pratica, quello che le serviva e le servirà. Inzaghi ha passato a nuttata e può nuovamente dedicarsi a ricavi e perdite, Spalletti può vivere di rendita, già pensando alla primavera di champions, Amsterdam è una città meravigliosa.

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