Spalletti il duro: «Ora pedalare»

E avverte i panchinari: «Basta musi lunghi, si gioca in undici»

Utile, per carità la vittoria contro il Frosinone. Ora, però, Spalletti dovrà accelerare: i primi due posti sembrano troppo distanti, il terzo no, a maggior ragione dopo il pareggio della Fiorentina e il ko dell'Inter. La sfida che attende la Roma però è complicata, visto che questa sera va a far visita al Sassuolo di Di Francesco, team manager a Trigoria dieci anni fa con Spalletti in panchina: «Era un allenatore già allora - ricorda il tecnico - a volte mi cambiava le formazioni... Il Sassuolo è una bella realtà, complimenti». A complicare i piani, oltre alle assenze di Manolas (squalificato), Digne, Torosidis e Florenzi, infortunati, si aggiunge anche quella di Dzeko per problemi al polpaccio. Anche Totti è a rischio. Il tecnico ha parlato con la squadra di certi atteggiamenti. «Tipo il visuccio di chi sta in panca. Io uso una regola, si gioca in 11, punto, da oggi zitti e pedalare».

Praticamante obbligate le scelte di formazione, con Rüdiger di nuovo centrale assieme a De Rossi e Zukanovic, Maicon a destra, Shaarawy largo a sinistra, Salah davanti, Nainggolan e Pjanic, piedi e polmoni a centrocampo.

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