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La nuova capolista. Spalletti vota Conte: "Come il mio Napoli"

Il Ct promuove gli azzurri. Schemi diversi ma sono simili la ferocia e la solidità difensiva

La nuova capolista. Spalletti vota Conte: "Come il mio Napoli"
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Il Napoli primo da solo in classifica non accadeva da 399 giorni, l'ultima volta fu con Spalletti in panchina nell'anno dello scudetto. È successo domenica, con Spalletti in tribuna e Conte in panchina. È sembrato quasi che il cerchio del ciclo tricolore si sia chiuso contro il Monza. Forse ne è iniziato uno nuovo, come ha fatto notare il ct della Nazionale ieri in città: ha fatto visita all'ospedale pediatrico Santobono per donare al presidio sanitario la sua Panda scudettata. «Ho in parte rivisto il mio Napoli, ci sono delle similitudini: Conte ha sistemato l'assetto e con un centrocampista in più la somiglianza è ancora maggiore. Il Napoli del primo tempo contro il Monza è andato a prendere l'avversario in maniera forte per comandare la partita. Fino a quando non ha messo al sicuro il risultato, ha pressato altissimo e ha fatto vedere anche un buon calcio». Prima di recarsi al Santobono, Spalletti ha visitato l'Istituto penale minorile di Nisida, con il presidente federale Gravina, nell'ambito del progetto Zona Luce, promosso dalla Figc attraverso il settore giovanile e scolastico in collaborazione Fondazione pontificia Scholas Occurrentes, che ha ricevuto il Premio Uefa Foundation For Children 2024.

Due squadre diverse, due schemi differenti: il palleggio e il 4-3-3 di Spalletti, la profondità e la difesa a tre di Conte. Ma ci sono punti in comune che a Napoli lasciano ben sperare, ad esempio è stata notevole la ferocia nel voler riconquistare la palla nella metà campo avversaria. O anche la solidità difensiva: gli azzurri hanno iniziato la stagione con il tracollo di Verona, poi hanno messo insieme tre partite di fila senza subire reti oltre ad aver iscritto nel tabellino dei marcatori già undici goleador differenti.

Il Napoli primo in classifica dice tutto e niente dopo sei giornate e dopo che la capolista è sempre cambiata di giornata in giornata. Racconta però di una squadra partita in sordina e attesa al varco con grande curiosità soprattutto alla luce degli ultimi acquisti: non a caso la barca s'è raddrizzata appena sono arrivati i vari McTominay, Lukaku, Buongiorno, Neres. L'allenatore e il capitano Di Lorenzo hanno detto di non guardare la classifica. Ma osservano il calendario: venerdì il Como al Maradona, poi dopo la sosta la trasferta di Empoli e il Lecce in casa prima dello scontro diretto in casa del Milan.

Per la sfida contro i rossoneri, è lecito immaginare un Napoli quasi al massimo della condizione: sarà quello l'appuntamento decisivo per comprendere su quali basi poggiano i sogni e le speranze della città che oggi si guarda intorno un pò incredula e un pò sorpresa. Più scaramantica che mai.

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