Stefano fa di nuovo la voce Gross È secondo nello slalom di Wengen

Ormai c'è anche l'hashtag: #Vamoss . Ecco la sintesi virtuale di tutta la gioia di Stefano Sabo Gross. Basta andare a caccia di sogni e rivincite. Ora il podio è realtà e lui ci è risalito anche ieri, dopo la vittoria di Adelboden settimana scorsa. Secondo, sotto la neve di Wengen, a soli 20 centesimi da Felix Neureuther. Terzo il norvegese Henrik Kristoffersen, un novellino rispetto ai due veterani accomunati dal mal di schiena. Per Felix è l'undicesima vittoria e una bella zampata in classifica di specialità con 420 punti sui 376 di Marcel Hirscher che ha inforcato nella prima manche e, ieri, si è fermato. Per Sabo un'iniezione ben più che antidolorifica: «Continuiamo così: lo sci è tornato ad essere uno sport allegro per me, riesco a far quello che voglio, mi sento solido ed efficace» ha spiegato il fassano che aveva iniziato la stagione fiaccato dai problemi fisici. A Levi, in Finlandia, si era perfino fatto la foto di rito con Babbo Natale chiedendogli una svolta. Arrivata puntuale poco dopo l'Epifania. Ora speriamo che lo stato di grazia prosegua visto che mancano due fra gli slalom più importanti, Kitzbuhel e Schladming, e poi sarà già tempo di Mondiali. «La vittoria di Schladming è uno dei sogni della mia vita. Sarà importante proseguire su questa strada», chiosa Sabo.

E questo vale anche per la squadra. Thaler, cauto dopo tre uscite, ha chiuso 12°. Bravo Deville, al via con il pettorale 66, a centrare la top 30 (24°), risultato che gli permetterà di partire venti numeri prima proprio nella "kitz" che ha espugnato nel 2012. Moelgg 28° e stanco: ora riposo prima di tentare l'acuto mondiale.

Unico, grande rammarico per Razzoli la cui gara, dopo le belle prove di Zagabria (prima di inforcare) e Adelboden (quarto), è durata poche porte, finché un palo non ha sbattuto contro lo scarpone, buttandolo fuori. Oggi a Wengen si prova la discesa, prova regina del Lauberhorn, mentre a Cortina, dove ieri la libera è stata spostata a domani, si spera di mandare in onda almeno il superg.