Steven e Andrea una gaffe tira l'altra tra cene e virus

Steven e Andrea una gaffe  tira l'altra tra cene e virus

F orse ha ragione Steven Zhang: ogni circo ha bisogno di un pagliaccio. E il mondo del calcio è un circo. Però bisogna distinguere tra dire e dire, errore ed errore, pagliaccio e pagliacciate. Si sprecano paroline di troppo: ultimamente è successo a Zhang e Agnelli. Sicuramente ha torto Zhang: in Cina gli avrebbero permesso di dar del pagliaccio ad un notabile? Lo avrebbero concesso ad uno straniero? Difficile. Proprio ieri il principino, presidente dell'Inter, ha rincarato la dose: Le mie parole sono state troppe leggere, non abbastanza forti, quasi a ricordare che si può usare qualunque insulto in nome della salute pubblica. Strano! Perché noi, in Italia, stiamo lottando per la salute pubblica, dopo aver scoperto che in Cina ci hanno nascosto qualcosa all'inizio, magari ci soffermiamo a leggere per le vie di Milano le ragioni, più o meno fantasiose, di una chiusura dei negozi di lor signori, senza pensarli pagliacci: solo persone che hanno accettato di sottostare ai voleri della comunità. In Cina non insegnano a usare toni duri, ma nel rispetto della parola? Questa è legge universale. Il signor Suning, uomo che conta nel governo, si sentirà imbarazzato? Certo, pensano i tifosi dell'Inter: Zhang è un paladino, ha difeso la salute pubblica e quella dell'Inter, è andato contro la Signora e la sua potenza politica. O, magari, ha voluto solo darci una buona ragione per far dimenticare qualche errore di comunicazione del suo Paese. Insomma, il giovin signore si è caricato sulle spalle malessere globale e benessere dell'Inter. Ma siccome ama far carriera e conosce l'arte della diplomazia affaristica, è andato anche a cena con Agnelli, come non fosse l'insopportabile nemico che descrive il popolo nerazzurro. Questa è arte, questo è l'affaire. In cambio, Agnelli gli ha regalato l'appoggio. E se fosse, invece, che il virus li fa e poi li accoppia? Nelle gaffes. Infatti, ieri, il presidente juventino ha imbestialito i tifosi dell'Atalanta dicendo quanto sia ingiusto veder la Roma, squadra d'elite che ha tenuto in piedi il ranking nostrano, fuori dalla Champions e invece dentro la cenerentola Atalanta.

Giusto? Sbagliato? Questo snobismo pallonaro è degno di un rampollo, non di un avveduto presidente della Juve: le parole pesano e talvolta andrebbero pesate. Sennò come definirle? Poi ci sarà Juve-Inter: le porte della diplomazia non saranno riaperte e torneremo a discutere di calcio aVariato.

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