Pioli come Adamo tra "peccato originale" e paradiso perduto

Il tecnico: "I nostri limiti nell'ultimo quarto di campo... Ora far bene per qualificarci"

Pioli come Adamo tra "peccato originale" e paradiso perduto
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Meglio essere franchi, in queste ore: «Tutte le lacrime le abbiamo buttate fuori, ora pensiamo a far bene queste tre partite». Stefano Pioli risponde così alla domanda del giorno sul peso e le conseguenze della grande delusione piombata sotto il cielo di Milanello. E ripartire da qui per le ultime tre tappe del campionato non è facile e nemmeno scontato perché l'umore del gruppo squadra è quello che è, cioè molto basso. «Poi verrà il tempo dei bilanci e delle analisi e risponderò a tutte le domande» la promessa dello stesso Pioli che nel frattempo qualcosa ha già raccontato. Più di qualcosa, a modesto avviso del cronista.

Innanzitutto sul tema più dibattuto e cioè il contributo pessimo da parte del mercato, estivo e invernale. «Lo abbiamo fatto d'accordo con club e dirigenti» è la premessa di Pioli. Ancora una volta, secondo stile personale molto diverso da certi celebrati colleghi (tipo Mourinho), si è mostrato solidale con Cardinale e con Maldini. Ma non ha potuto nascondere il «peccato originale» della stagione, che è poi la spiegazione indiretta al flop determinato dalle scelte di calcio-mercato. Negato invece il deficit fisico.

«Siamo arrivati in buone condizioni alle due semifinale, e abbiamo fatto le rotazioni necessarie per raggiungere lo scopo» l'obiezione di Pioli.

Ecco il nodo allora. «Il nostro peccato grave è stato nell'ultimo quarto di campo e non riuscire a vincere partite in modo sporco, senza dover per forza brillare nel gioco, alcune partite contro difese molto chiuse» ha spiegato, rilievo critico già esibito lo scorso giugno.

Di qui l'orientamento - trascurando di rimpiazzare come si deve Kessie - di puntare sul tre-quartista giovane (CDK invece di Dybala collaudato ma dal fisico segnato da tanti acciacchi muscolari, ndr) spendendo quasi tutto il budget, e riconfermando invece Messias oltre che Diaz, scesi al di sotto dell'asticella quest'anno. Piuttosto Pioli ha corretto l'analisi di Maldini a proposito dei due derby di Champions league persi nettamente.

«La differenza sta tutta nei primi 20 minuti delle due sfide: loro hanno segnato due gol, noi al ritorno abbiamo avuto 3 occasioni senza riuscire a fare centro» l'opinione del tecnico che adesso ha un solo obiettivo a disposizione, riuscire a centrare la prossima Champions. Con o senza la penalizzazione della Juve.

«Altre questioni non ci riguardano» è il riferimento alla vicenda Juve.

Stasera a San Siro il Milan non rimarrà solo. I soliti 70mila come cornice e la decisione, da applaudire, del club di rimborsare i tifosi provenienti dall'Emilia Romagna, regione colpita dalle alluvioni.

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