nostro inviato ad Appiano Gentile
Stramaccioni ha fatto sapere che Cassano non è in sovrappeso, i suoi test sono in linea con le tabelle. Poi ha aggiunto: «Sono tuttora soddisfatto dello scambio con Pazzini. Le esigenze in quel momento erano differenti, il Milan cercava una punta centrale, l'Inter un giocatore che potesse affiancarla. Avevamo due centravanti, è stata una scelta dolorosa ma la rifarei 100 volte e punterei ancora su Milito, nessuno poteva prevedere quanto è successo». Rifarebbe cento volte la scelta Milito, ma l'arrivo di Cassano lo giustifica in altro modo: «C'era un conguaglio molto interessante che il presidente riteneva soddisfacente».
Sembra un dettaglio ma via Pazzini, dentro Cassano, è stata una mossa da cui è dipeso molto. Nessuno poteva leggere nel futuro, ma tutti questi infortuni, non è così sicuro che siano solo accanimento del destino. La lista degli indisponibili al netto dell'ultima partita a Londra è tosta: Castellazzi, Samuel, Silvestre, Nagatomo, Obi, Alvarez, Mudingay e Milito, stagione finita per gli ultimi due. Con Guarin, Ranocchia, Cambiasso e Juan Jesus che scendono in campo in non perfette condizioni. Stramaccioni: «Samuel, pur essendo tornato ad allenarsi in gruppo, avrà ancora bisogno di qualche tempo per rientrare. Devo tutelarlo, è troppo importante. Obi è stato operato per rinforzare i tendini del quadricipite, praticamente ha perso la stagione, Nagatomo domani effettua una serie di esami specifici per capire se potrà tornare a disposizione nelle prossime partite». Sembrerebbe un'apertura perfetta al clan degli sbarbati, il loro momento voluto dal destino. Invece riconoscenza e rispetto degli antichi eroi ci condurranno fino all'aspersione delle loro ceneri.
Profilo molto basso nel giorno del 105esimo anniversario della fondazione del club. Non gira alla grande, l'Inter sembra sgonfia, il suo allenatore ne subisce l'umore, l'obiettivo terzo posto è un ostacolo grande e grosso, almeno quanto il recupero di giovedì contro il Tottenham. A San Siro arriva il Bologna: «Veniamo da una buona settimana e da due ottimi risultati - ha detto Pioli -. Troviamo un'Inter che punta al terzo posto, ancora in corsa su tutti i fronti, è forte e determinata, vorrà rimettere a posto le cose». Nelle intenzioni assolutamente così, Stramaccioni ha però aggiunto che il Bologna arriva nel suo momento migliore e ce l'eravamo sentiti dire anche alla vigilia di Siena, Firenze, derby, Catania e Tottenham. Siccome è tutto vero, questo è destino avverso più degli infortuni a catena: «Adesso però recupero Kuzmanovic, Rocchi, Stankovic e Schelotto che non essendo in lista Europa league non hanno giocato e quindi porteranno nuove energie. Così metterò in campo i calciatori più freschi perché tatticamente e tecnicamente con il
Bologna sarà una partita difficile e impegnativa». Cantera addio, sarà per la prossima.
Strama dice di aver finalmente capito cosa significa allenare a Milano, città che mastica e centrifuga, quanto riesca a fare di suo, nonostante l'appoggio del capo, resta indecifrabile. Società in working progress, adesso poi sta tornando di moda Leonardo, compiti dirigenziali, s'intende. Un altro.
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