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Striscioni contro la madre di Ciro: curva Sud resterà chiusa un turno

La sanzione sarà scontata nel prossimo turno casalingo, in programma contro l’Atalanta il 19 aprile

Striscioni contro la madre di Ciro: curva Sud resterà chiusa un turno

La Curva Sud resterà chiusa per un turno. Il giudice sportivo ha sanzionato pesantemente i tifosi della Roma per gli striscioni contro la madre di Ciro Esposito, esposti durante la partita di sabato scorso contro il Napoli. Il giudice sportivo di serie A Gianpaolo Tosel ha parlato di striscioni "dal tenore provocatoriamente insultante per la madre di un sostenitore della squadra avversaria, deceduto in drammatiche circostanze" e di cori di "discriminazione territoriale". La sanzione sarà scontata nel prossimo turno casalingo, in programma contro l’Atalanta il 19 aprile.

Roma-Napoli è passata. Le polemiche e le riflessioni sugli infamanti striscioni restano. Ieri sera, ospite del Processo del Lunedì, la signora Leardi ha ribadito di aver "provato un grande dolore nel leggere quegli striscioni ma la parola 'lucrare' io non la conosco". "Noi siamo persone semplici che con grandi sacrifici abbiamo tirato sù i nostri figli. Poi però mi sono rafforzata, ho pensato che quelle persone non vogliono che io vada avanti, ma io vado avanti lo stesso", ha aggiunto la mamma di Ciro augurandosi che già da domani sera in Coppa Italia il silenzio sia la migliore risposta a quegli striscioni. Dal presidente della Figc a quello della Roma, dal Viminale al legale della famiglia Esposito, passando per i sindaci delle due città fino alle voci della politica e del pallone, le scritte ignominiose che hanno fatto da triste cornice al derby del Sud hanno sollevato un’unanime condanna, mentre la questura di Roma sta lavorando per dare un nome ai protagonisti dell'episodio. "I tifosi romanisti che hanno esposto striscioni offensivi - è l’analisi da parte del Viminale - rappresentano quanto di più becero e negativo del tifo da curva".

"Non è giusto che tutti i nostri tifosi vengano puniti per pochi fucking idiots che frequentano la Sud - ha commentato il presidente della Roma, James Pallotta - sono sicuro che la maggior parte dei tifosi è stufa di questi idioti. Sta a noi insieme farli smettere".

Le scritte di sabato, per quanto infamanti, non costituiscono un reato giuridicamente perseguibile dalla magistratura ordinaria, ma solo una violazione dei regolamenti di uso dell’impianto sportivo e quindi al momento, se non c’è una recidiva da parte di uno dei tifosi coinvolti non esiste neppure l’ipotesi del Daspo.

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