Contro il Sudafrica ci hanno neutralizzato la mischia, con gli All Blacks tutta la partita. Cose mai viste sul pianeta ovale: il Mondiale giapponese sconvolto dal tifone Hagibis, il peggiore dell'anno secondo l'agenzia meteorologica giapponese, tanto che due partite in programma domani, Italia-Nuova Zelanda a Toyota e Inghilterra-Francia a Yokohama, sono state annullate per motivi di sicurezza. Cose mai viste, perché nella storia dei Mondiali di rugby, mai una partita era stata annullata e soprattutto perché la federazione internazionale non ha nemmeno pensato di recuperarle , assegnando un salomonico (o piuttosto pilatesco) 0-0 a due incontri che invece avrebbero potuto dire qualcosa. Soprattutto il classico derby della Manica che avrebbe dovuto decidere il primato nel girone C, e gli accoppiamenti nei quarti, e che invece, con questo assurdo no contest, premia gli inglesi e castiga i francesi che comunque passano il turno come secondi. Anche l'annullamento di Italia-All Blacks non incide sulla classifica: con 2 punti a testa la Nuova Zelanda vince comunque il girone davanti al Sudafrica e l'Italia, terza, se ne torna a casa come da pronostico. Ma il vero problema per gli organizzatori incombe sulla sfida di domenica tra il Giappone e la Scozia, partita che invece decide la qualificazione di una delle due squadre, ma che, se dovesse essere annullata a sua volta, manderebbe avanti tra le polemiche i padroni di casa e punirebbe gli scozzesi, addirittura costretti a fare le qualificazioni al prossimo mondiale.
Insomma un bel pasticcio, di fronte a un evento nemmeno del tutto imprevedibile. «Non lo sapevano che in questa stagione il Giappone è colpito dai tifoni? si chiede polemicamente il capitano azzurro Sergio Parisse . Possibile non aver preparato delle alternative? Tutti penseranno che per l'Italia cambia poco, ma aspettavamo da quattro anni questa partita». Già, al di là del fatto che lo 0-0 a tavolino ci eviterà un altro tifone, quello tutto nero che si sarebbe abbattuto sul campo, resta la perplessità sul metodo un po' dilettantistico con cui la federugby mondiale ha deciso di risolvere la questione.
Non era proprio possibile posticipare o anticipare la gara, come ha chiesto la nostra federazione, o trovare un'altra sede, visto anche che in Giappone non mancano gli stadi coperti, usati per baseball e calcio? Come si fa a cancellare completamente delle partite di un mondiale come se fosse il torneo della bocciofila (sia detto senza offesa)? E se si fosse trattato di una semifinale o addirittura della finale a chi avrebbero assegnato la vittoria? La giustificazione arrivata dai vertici del World Rugby è che si trattava di partite ininfluenti, ma sorvolando con nonchalance sull'aritmetica, perché teoricamente l'Italia (con 5 mete a zero) avrebbe potuto ancora qualificarsi.
Così, mentre Hagibis (che in filippino significa velocità ed è il nome di un eroe dei fumetti) mette a dura prova aerei, treni e città del Giappone, e potrebbe raggiungere le coste proprio nella zona tra Tokyo e Suzuka (dove è a rischio anche il Gp di Formula 1),
l'Italia del rugby fa le valigie e torna a casa con questa ennesima beffa di un Mondiale tutto da dimenticare. Con una sola paradossale consolazione: il primo pareggio della storia strappato agli All Blacks. Arigatò Hagibis.
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