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Torino e Pescara tornano in serie A

Ventura alla quarta promozione: "Ma questa festa è la più bella". Anche il Pescara torna tra le grandi. Agli spareggi per il terzo posto Verona, Sassuolo, Varese e Samp

Torino e Pescara tornano in serie A

Il Torino ed il Pescara conquistano la promozione diretta, tornano in serie A con una giornata d’anticipo sulla conclusione della maratona cadetta. Con due vittorie leggittimano la superiorità espressa sin dall’inizio della maratona cadetta, con diverse concezioni tattiche. I granata di Giampiero Ventura all’ ora di pranzo battono il Modena con i gol di Mahmdi Oduamadi (scuola milanista) e Giuseppe De Feudis nel tardo pomeriggio i bianco-azzurri di Zdenek Zeman sotto la pioggia battente e lo sguardo di Roberto Mancini neo-campione della Premier trionfano a Marassi battendo la Sampdoria con la doppietta di Giampaolo Caprari (scuola Roma) e del cannoniere Ciro Immobile (per la Sampdoria un palo di Pozzi su rigore).

Fra questi due risultati che risolvono il più importante quiz del campionato il Sassuolo dilaga sulla Reggina e ipoteca il terzo posto, pole position decisiva per il play off per designare la terza squadra che la prossima stagione giocherà in serie A. Il Padova crolla a Nocera e resta fuori dagli spareggi (che saranno disputati da Verona, Sassuolo, Varese e Sampdoria).

Il Torino torna nell’elite dopo tre anni, e con il trionfo della Juventus fa del capoluogo piemontese la capitale del calcio italiano. Tutto esaurito all’ Olimpico, tifosi impazziti come ai tempo dello scudetto di Gigi Radice con i gemelli del gol Graziani-Pulici, roba di quasi trent’anni fa, gigantografie del Toro, e poi cortei e carri allegorici come al carnevale di Viareggio, piazza San Carlo in tripudio. Tutti a gioire con il presidente Urbano Cairo che ha saputo riportare società e squadra ai livelli d’un tempo. Non è poco dopo tante e lunghe disavventure granata. E’ la quarta promozione per Giampiero Ventura dopo quelle con Lecce ‘96/97, Cagliari ‘97/98 e 03/04: « Tutti ricordi bellissimi ma questa festa resterà la più bella, indimenticabile. E’ la vittoria del gruppo – ha detto il tecnico– , ragazzi ammirevoli». Ventura ha saputo restare concentrato nei momenti decisivi, reagendo a molti infortuni, per tutti quelli che hanno costretto a lunghi riposi Rolando Bianchi e Guberti, una squadra mai condizionata dall’assenza di qualcuno. In gol sono andati in una ventina, con Ogonna il Toro ha sistemato la difesa. «Siamo passati alla cassa, abbiamo riscosso il premio e viene il momento di pensare al futuro - ha continuato Ventura -. I programmi ci sono, dovremo solo rifinirli con opportuni i rinforzi di qualità ma tutti meritano la riconferma». Ora tocca al presidente Cairo.

Il Pescara torna in A dopo vent’anni, l’ultima promozione con Giovanni Galeone (in campo fra gli altri Massimiliano Allegri, Bivi, Junior) altro profeta del calcio-champagne. Questo d’oggi è il capolavoro di Zdenek Zeman e della sua filosofia del gioco d’attacco che si riassume nel concetto «Se la partita finisce 0-0 il pubblico ha diritto al rimborso del biglietto».

Le cifre gli danno ragione, 89 gol segnati in 36 delle 41 partite disputate. Record stratosferico. Spettacolo. Il tecnico boemo, che in carriera ha vinto poco rispetto a quanto ha dato, realizza il doppio salto dalla Lega Pro alla serie A con la squadra più giovane, dimentica i 65 anni da poco compiuti e danza a Marassi con tutti i suoi gioielli, Insigne e Immobile, Caprari e Verratti, Anania e Balzano (l’ossatura dell’under 21 di Ciro Ferrara) e con gli esperti Cascione e Sansovini.

Tutti nomi che saranno molto gettonati sull’imminente mercato, inseguiti da grandi squadre e tutti con la speranza di avere ancora Zeman come maestro, di tattica e di vita.

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