Il Tour dell'Italia è stregato: telefonino in faccia a Milan

Dopo il ritiro choc di Ganna, l'incidente senza conseguenze per un altro azzurro

Il Tour dell'Italia è stregato: telefonino in faccia a Milan
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Da muro a muro, per ribadire che lui non sarà uno scalatore, ma certamente è un free climbing di prima grandezza, capace di scalare i muri a mani nude. Era il logico favorito e Mathieu Van der Poel non si è fatto attendere, mettendosi tutti alle spalle, da Tadej Pogacar secondo a Jonas Vingegaard terzo. Una foto preziosa per l'olandese, che la dice lunga sul valore di questa corsa, che alla seconda tappa vede già quei due là a fare fuoco e fiamme: la corsa è lunga? Bene, ci divertiamo sin da subito, sembrano dire.

Intanto è l'olandese volante a centrare la seconda tappa e a vestirsi di giallo: dal muro di Bretagna di quattro anni fa, al mur di Boulogne sur-la Mer di ieri. "Avevamo immaginato un inizio di Tour esattamente così dice con gli occhi lucidi il vincitore di Sanremo e Roubaix -. Volevamo la prima tappa e la maglia gialla con Jasper (Philipsen, ndr) e oggi (ieri per chi legge) sarei stato io la punta per provare a vincere ancora la tappa e a vestire la maglia di leader: ci è riuscito tutto alla perfezione".

Per gli Alpecin Deceunick una due giorni sontuosa, di assoluto splendore. Due tappe due vittorie di tappa, con la maglia gialla che resta in casa loro, visto che dalle spalle di Philipsen passa a quelle di Van der Poel. "Siamo un bel gruppo, coeso e affiatato, certi risultati si ottengono solo se c'è comunione d'intenti", spiega l'olandese volante.

Alle sue spalle il campione del mondo Tadej Pogacar che nel frattempo si è preso la maglia a pois di miglior scalatore e adesso è lì, a soli 4 dalla maglia gialla. Vingegaard non è poi molto più lontano, visto che il danese è a 6 da Mathieu.

Notizie dall'Italia, per gli italiani. Il primo ad andare a casa Filippo Ganna: "Sto bene ragazzi, mi rivedrete presto in corsa", il messaggio video postato dal ragazzone piemontese.

Dal fronte Jonathan Milan, qualche spiegazione dopo un traguardo volante vinto dal friulano, ma che gli ha fatto saltare i nervi. "Cos' è successo con Girmay al traguardo volante? Niente di particolare, un semplice fatto di corsa ha spiegato Milan -. Lui ha un po' allargato, io mi sono innervosito. Ma ci siamo chiariti subito. Diciamo che la mia giornata non è stata delle più semplici, visto che mi sono preso anche un telefono in faccia, davvero una bella botta. Vedere tanta gente sulle strade è bellissimo, ma i tifosi devono stare più attenti: i telefonini possono davvero essere molto pericolosi.

Oggi (ieri per chi legge, ndr) è stata per me una giornata bella tosta, sulla carta domani è più adatta a me".

Oggi terza tappa, Valenciennes-Dunkerque, km 178,3, dislivello 800 metri, una stella di difficoltà. Una delle giornate più facili del Tour.

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