Fontenay-le-Comte - «Se sei ricco e puoi pagarti gli avvocati migliori: è chiaro che hai più probabilità di altri di dimostrare la tua innocenza». Questo è il pensiero di David Lappartient, presidente dell'Uci, numero uno del ciclismo mondiale, che al via dall'isola di Normountier ha ribadito un pensiero apparso nei giorni scorsi sulle colonne de L'Equipe. Chris Froome ha pagato e ha vinto il braccio di ferro per il caso salbutamolo con l'Uci e la Wada. Ieri è caduto e ha pagato: in secondi. Per la serie: puoi essere ricco e potente, forte e dotato di un team eccezionale, ma le strade del Tour, piatte come una livella, non guardano in faccia nessuno.
Detto questo, passiamo alla cronaca. Ricca e abbondante. Ieri è successo di tutto e di più in un finale al cardiopalmo. Il primo a volare per le terre è il beniamino di casa Arnaud Demare che finisce lungo e disteso a 6 km dal traguardo. Una seconda caduta vede Egan Bernal, il più giovane della corsa, fare la conoscenza con i restringimenti delle strade di Francia. Una terza riguarda nientemeno che il numero 1, Chris Froome, che vola fuori strada dopo un contatto con un uomo della Katusha. Una foratura ha invece costretto a mettere piede a terra Nairo Quintana, assistito dal cambio ruote neutro, ma giunto al traguardo staccatissimo.
Il bollettino dei distacchi è lungo e impietoso: Froome perde da Nibali 51, e lo stesso gap lo pagano sia Adam Yates che Richie Porte. Nairo Quintana finisce addirittura a 1'15.
«Non è facile ma è una regola aurea: bisogna sempre stare davanti commenta il siciliano quando gli comunicano che Froome e Quintana sono arrivati staccati -. Il Tour è questo, le sorprese sono sempre dietro l'angolo. Stare davanti, soprattutto nella seconda metà della tappa, è fondamentale. Io ci sono riuscito grazie al lavoro esemplare di Colbrelli e Haussler, miei preziosissimi compagni».
In questo bailamme ha trionfato Fernando Gaviria, nella giornata del suo battesimo alla Boucle e in un sol colpo indossa la maglia gialla, bianca e verde, che sono poi quella di leader, di miglior giovane e della classifica a punti. Il 23enne colombiano sfrutta alla perfezione il lavoro della sua Quick Step e si mette alle spalle il campione del mondo Peter Sagan e il tedesco Marcel Kittel. Vincenzo Nibali, attentissimo, ha chiuso per la cronaca in 11ª posizione. «Sono al settimo cielo, quello che abbiamo conquistato oggi è un risultato incredibile dice Gaviria -. Indossare la maglia gialla per me è davvero un sogno».
Oggi è in programma la seconda frazione della corsa, la Mouilleron
Saint Germain-La Roche sur Yon, di 182.5 chilometri. Altra tappa adatta ai velocisti.Ordine d'arrivo. 1. Gaviria (Col); 2. Sagan (Svc) st; 3 Kittel (Ger); 11. Nibali (Ita); 91. Froome (Gbr) a 51; 112. Quintana (Col) a 1'15.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.