Tre Cime per i tre tenori. Ma "nonno" Thomas resta il favorito numero 1

Il britannico ieri ha compiuto 37 anni e non ha perso di vista Roglic. Almeida, in difficoltà, regge

Tre Cime per i tre tenori. Ma "nonno" Thomas resta il favorito numero 1
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Val di Zoldo Oggi per quei tre le Tre Cime. Per la maglia rosa Thomas, per lo sloveno Roglic, per il portoghese Almeida: sfida totale ma non triste, perché vorremmo tanto che lo spettacolo sia assicurato. Potrebbe essere y final, sempre che lo vogliano, sempre che ci riescano, sempre che ci credano.

Le Tre Cime, per qui tre, che si devono fare in quattro, nel senso che prima ci saranno da affrontare in sequenza il Campolongo, il Valparola, il Giau e il Tre Croci, un su e giù per cinque passi dolomitici, con 5400 metri di dislivello: dalla diga del Vajont alle Tre Cime di Lavaredo, altra vetta che rievoca leggende e imprese, da Merckx a Nibali.

C'è poco da festeggiare, anche se una torta rosa sotto il naso e in favore di teleobiettivi ieri a Thomas l'hanno messa, per i suoi 37 anni. Per il brindisi è bene aspettare ancora un po', prima c'è da restare concentrati, prima c'è il tappone dolomitico non solo da divorare, ma anche da digerire. «A quest'età dovrei essere già in spiaggia dice il gallese soddisfatto -, invece sono ancora qui a giocarmela. Mi sento come al Tour che ho vinto».

Il Signor G sta bene, come benissimo sta Filippo Zana, il 24enne vicentino campione d'Italia che ieri ha regalato al nostro ciclismo il quarto sigillo dopo quelli di Milan, Bais (Davide) e Dainese. Zana che corre per la Jayco AlUla, una formazione australiana con sede in provincia di Varese (a Brunello), non solo vince un tappone, ma si prende pure la soddisfazione di battere l'ex tricolore francese Pinot. «Penso che un giorno così non lo scorderò più dice il ragazzo tricolore nel bludipintodiblu di Val di Zoldo -. È un'occasione che non capita sempre. Cercheremo di finire il Giro in bellezza, lo abbiamo preparato al meglio e non pensavo venisse così bene», dice il veneto allevato nella cantera dei Reverberi, che adora la campagna e gli animali, proprio come Pinot.

Zana festeggia eccome, con prosecco e torta, mentre i tre tenori di classifica scrutato il cielo prima delle Tre Cime. Ieri ad accendere la miccia in una giornata finalmente calda è Primoz Roglic, il più acciaccato e temuto (ha uno sbrego sulla coscia), dopo essersi difeso sul Bondone, lo sloveno va all'attacco per dimostrare a tutti che se il Giro sale, lui non ha intenzione di indietreggiare. Sorretto, supportato e scortato dal suo ski-lift personale Sepp Kuss, a tratti sembra il più palla di tutti. Gli resiste solo il Signor G, Geraint Thomas, mentre Almeida vincitore due giorni fa soffre non poco, ma riesce a contenere la crisi. Grande battaglia, ma alla resa dei conti siamo ancora lì: sul filo dei secondi. Thomas sempre in rosa, ma questa volta con Roglic che scavalca il portoghese al secondo posto.

I tre tenori si

presentano alla tappa delle Tre Cime racchiusi in 39 secondi. Dei tre il più attempato sembra quello che sta meglio. Non festeggia, per festeggiare domenica a Roma. Il Signor G ha tutto per diventare il Signor G, come Giro.

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