
Milan-Roma-Napoli, il trio pianta la bandiera in testa, buone nuove dall'ultima domenica di settembre, Gasperini e Allegri rovinano la nottata di Conte, la Roma passa sul Verona, vittoria meno semplice di quanto il risultato numerico farebbe intendere, anzi i veneti hanno bruciato occasioni colossali (essendo a Roma ci sta), Gasperini sorpassa in classifica la Juventus e aggancia il Napoli cornuto e mazziato dal Milan. L'americano Pulisic ribadisce di essere la grande carta vincente, in attesa di Leao (indisponente il suo ingresso) e soprattutto con la presenza di Saelemaekers, una zanzara tigre che molesta chiunque provi a isolarlo. La sconfitta del Napoli ha l'alibi delle assenze ma Conte difficilmente digerirà la batosta contro Allegri, il cambio inspiegabile di De Bruyne ha visto la reazione furente del belga contro l'allenatore; il Milan cresce, Modric è il Riccardo Muti del campionato, saggezza e piacere alla vista, gli orchestrali ricevono spartito perfetto. I gol di Pio Esposito e di Camarda sono la meglio gioventù del nostro football, però entrambi sono riserve di stranieri non sempre più validi, il Lecce ha agguantato all'ultimo respiro il pari con il Bologna grazie al baby milanista in prestito, dopo che l'arbitro Fourneau aveva glissato su un rigore a favore dei salentini.
Nonostante Rocchi, e la sua propaganda, gli arbitri continuano a gestire a piacere ogni partita, il Var interviene a fasi alterne, basta chiedere notizie ai pisani fermati contro la Fiorentina, la storia dunque non cambia di una virgola, il teatro arbitrale seguita la sua recita esclusiva in ogni parte d'Europa, inutile reclamare fino a quando il regolamento non verrà scritto da ex calciatori o ex allenatori la commedia non cambierà, la scomparsa, ieri, di Carlo Sassi, inventore della moviola, conferma il concetto, fu un giornalista a chiarire l'episodio del gol fantasma, l'arbitro e il suo assistente di campo scelsero la soluzione più pilatesca e sbagliata. Cinquant'anni dopo, nulla è cambiato, molto, anzi tutto è peggiorato.