Coronavirus

Truffa ucraina: torneo finto, scommesse vere

Quattro squadre "in campo" e risultati fasulli. Agenzie e giocatori raggirati

Truffa ucraina: torneo finto, scommesse vere

Anche il betting sta risentendo pesantemente della crisi da coronavirus. Dopotutto l'equazione è semplice: no sport, no scommesse sportive. Una situazione anomala, visto che prima della pandemia si poteva puntare praticamente su qualsiasi evento in ogni momento del giorno, dalla corsa di cavalli in Australia fino al campionato cileno. Con il tempo, scommettere, in particolare sul calcio, è quasi diventato un hobby per milioni di persone e, in Italia, muove circa 10 miliardi di euro. E così, in attesa che torni un po' di normalità, gli scommettitori più impavidi si rifugiano negli eSport o in quei Paesi in cui il pallone rotola ancora, come in Nicaragua o in Bielorussia.

Ma se è vero che l'occasione fa l'uomo ladro, cosa succede quando è già un delinquente? Evidentemente dà sfogo alla propria creatività. Alcuni truffatori, forse bielorussi e turchi, hanno infatti approfittato della situazione per dare vita ad una competizione fantasma. Finte partite, mai veramente giocate, sulle quali però i bookmaker, all'oscuro di tutto, hanno aperto e accettato le puntate, per la gioia di tanti scommettitori.

Ma per la buona riuscita del piano, non si poteva organizzare tutto l'ambaradan in nazioni troppo vistose, serviva un Paese lontano dalle luci dei riflettori, come l'Ucraina. Ed è proprio qui che i match-fixers, ovvero i manipolatori di eventi sportivi, hanno creato la Azov Cup, con quattro squadre di campionati minori iscritte (FC Berdanysk, FC Lozovatka, Tavria e Melitopol Cherry) e che sembrava apparentemente un vero torneo, con addirittura social e sito web (quasi identico a quello regionale ucraino) dedicati. In pieno stile La stangata, celebre film truffaldino. In tempi di magra, oro colato per bookmaker e scommettitori, che a quanto pare si sono fatti poche domande. Sono state pubblicate le quote e in poco tempo sono iniziate ad arrivare le giocate degli utenti, che si tenevano informati sull'andamento della competizione grazie agli aggiornamenti, sia pre-match che in diretta, della rete di scout presenti sui campi, anch'essa ovviamente farlocca.

Le prime due giornate si sono svolte regolarmente, se non fosse che del pallone e dei giocatori in campo non c'era manco l'ombra. Alla terza giornata, però, il palco è caduto e la truffa è stata scoperta, con la Federazione ucraina che è corsa ai ripari comunicando che non ci sono state partite e che il calcio, come tutti gli altri sport nazionali, sono fermi. Intanto, però, il danno è stato fatto, per un giro d'affari, spiega Agipronews, di diverse centinaia di migliaia di euro e i truffatori, non di certo gli ultimi arrivati, sono perfino riusciti ad incassare le vincite prima che il trucco venisse svelato.

Insomma, hanno scommesso su di loro e, per ora, hanno vinto.

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