Che bello il calcio, se non ci fossero gli arbitri. Guardate i bambini come si divertono a giocare a pallone, non hanno tra i piedi qualcuno che guasti il loro piacere. Prendete Juventus-Inter affidata alla coppia Calvarese-Irrati, uno in campo e l'altro al Var. Grandissimi attori entrambi, capaci non di gestire il gioco, come dovrebbero per ruolo, ma di deciderne lo sviluppo e a volte anche il risultato: tre rigori, due espulsioni dovrebbero far pensare a una sfida acida, cattiva, con feriti e infortunati. Niente di tutto questo, Juventus e Inter hanno giuocato come sanno e come devono, una preoccupata di inguaiarsi con la mancata qualificazione alla champions league, l'altra spavalda per lo scudetto celebrato in modo beffardo proprio davanti ai campioni in carica. Immagino che cosa sarebbe accaduto e che cosa si direbbe oggi se quello che hanno combinato Calvarese e Irrati fosse accaduto in una partita decisiva per lo scudetto dell'Inter o della stessa Juventus. Invece Conte e Pirlo hanno reagito con un sorriso, avendo capito che ormai la commedia non poteva essere interrotta, Calvarese e Irrati erano irrefrenabili. Il Var è diventato un alibi dei don Abbondio con il fischietto, la moviola in campo ha ucciso il gioco, il contatto viene interpretato come fallo che è ben altra cosa. Totale: l'Inter ha perso la terza partita del campionato, Conte ha scelto di non presentarsi in conferenza stampa, forse per evitare i soliti suoi lamenti, lasciando il posto al socio Stellini, mentre la Juventus dovrà attendere le disgrazie (bah) altrui. Il resto ha confermato l'Atalanta con meriti ampi in champions league e lo Spezia giustamente salvo con la vittoria larga sul Torino che ha confermato di essere allo sbando, dopo i sette gol buscati dal Milan, altri quattro dai liguri e la classifica mette nei guai i granata che si giocheranno la salvezza contro il Benevento. Oggi il Napoli e il Milan diranno tutta la verità, per loro e per Pirlo.
Il derby di Roma ha offerto i consueti tumulti di vigilia, aggressioni, ponte Milvio sotto assedio, polizia e carabinieri in azione, ventitré fermati. È il nostro meraviglioso pubblico che spinge per rientrare negli stadi.
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