RomaPiù che lo spalto, l'italiano affolla il salotto col tv. Viaggiare costa troppo se la squadra non è magica, l'azzurro è passato di moda e poi vuoi mettere l'accadì? Le Olimpiadi, come i recenti Europei di calcio, non faranno eccezione: saranno seguite da casa. Ma quest'anno, con una Rai olimpica a mezzo servizio (calcio compreso), spicca l'alternativa estrema. Il militante è avvisato. Sky lancia la prima edizione dei Giochi all-live della televisione italiana, una maratona olimpica, un reality show da 2000 ore di diretta, cento ore di studio e sei sport in esclusiva. Cioè che la Rai o non potrà trasmettere o che lo farà solo parzialmente, come nel caso della finale di basket. Alla concorrenza pubblica resteranno i momenti salienti, armi e piattelli, medaglie liofilizzate e pochi sport di squadra. Anche perché è lì che l'azzurro latita. In dettaglio, l'offerta Sky prevede 13 canali dedicati, 12 in Hd e uno, addirittura, in 3D. La copertura delle 959 medaglie in palio è garantita. Per stare sul campo al momento giusto basterà premere il tasto verde del telecomando e accedere all'interattività: tramite 12 finestrelle del mosaico olimpico si potranno monitorare le discipline in onda in contemporanea e sceglierne una, per essere, di fatto, regista del proprio palinsesto olimpico. Finita? Macché, pare che si stia pensando anche alla freccetta amica. Quelle che ti porta dove va la medaglia, quasi una riedizione del triangolo bianco che, nell'era del bianco e nero, segnalava (lampeggiando) l'inizio di un programma nell'altro canale Rai quando la concorrenza in tv non era ancora stata inventata.
Come se non bastasse, Sky ha fatto man bassa di voci illustri per commentare al meglio le gare. L'ultimo acquisto è Massimiliano Rosolino, il napoletano triste per il mancato pass olimpico ieri alla presentazuione del palinsesto olimpico è sembrato un po' in imbarazzo. Per farsi perdonare azzarda una rivincita ai mondiali di nuoto in Spagna. «Lo so, ho fallito la qualificazione olimpica, sarebbe stata la mia quinta partecipazione, ma non penso di ritirarmi, nuoterò ancora per un anno e poi vedremo che succede».
L'esperienza di commentatore sportivo sembra solo una parentesi per non perdere il contatto col mondo. «Non mi butto giù e tra un anno voglio fare bene ai Mondiali di Barcellona». Davanti ai microfoni nulla è impossibile, «neanche le Olimpiadi di Rio».
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