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È un Valentino d'Arabia. Così il regno saudita è sempre più sportivo

Il team VR46 di Rossi per cinque stagioni in MotoGP con lo sponsor arabo Saudi Aramco

È un Valentino d'Arabia. Così il regno saudita è sempre più sportivo

Adesso è ufficiale: il team di Valentino Rossi gareggerà in MotoGP dalla prossima stagione grazie ad un accordo che vedrà Saudi Aramco come main sponsor del team VR46 dal 2022 al 2026. L'annuncio è arrivato direttamente dalla Tanal Entertainment Sport & Media, la holding di Sua Altezza Reale Abdulaziz bin Abdullah Al Saud. «Nel 2022 il Team VR46 debutterà nella classe regina del Motomondiale assieme a Tanal Entertainment Sport & Media si legge nel comunicato che annuncia l'intesa in pista scenderà il nuovo Aramco Racing Team VR46. Saudi Aramco, compagnia già coinvolta nel Motorsport e nella Formula 1, farà quindi il proprio ingresso nel Mondiale MotoGP. In aggiunta alle tradizionali attività commerciali, la partnership con il team VR46 è orientata alla promozione di programmi legati all'imponente progetto Saudi Vision 2030. Sulla base della Vision 2030, Tanal Entertainment Sport & Media presenterà i nuovi scenari che si creeranno in Arabia Saudita nel prossimo futuro, dalle infrastrutture sportive e d'intrattenimento per il grande pubblico, ai grandi progetti urbani e alle città del futuro come NEOM e Najima incentrate sulla sostenibilità e le energie rinnovabili».

L'Arabia Saudita aggiunge così un altro tassello al piano di sviluppo sociale ed economico denominato Vision 2030 che punta a diminuire la dipendenza dalle risorse petrolifere aumentando, tra le altre cose, l'impegno in eventi sportivi. Il giovane principe ereditario sta traghettando il regno che naviga sull'oro nero verso una sempre maggiore apertura al mondo occidentale sulle orme di quanto hanno già fatto altri paesi del Golfo, come gli Emirati Arabi, il Qatar e il Bahrain.

L'accordo con la VR46 di Valentino Rossi, sinonimo di MotoGP nel mondo, si inserisce così nel prezioso mosaico che vede l'Arabia Saudita sempre più protagonista nel panorama sportivo mondiale che spazia dal calcio con l'organizzazione della Supercoppa di Spagna e quella italiana ospitata a Gedda nel 2018 e Riad nel 2019 (due delle tre edizioni previste nel quinquennio 2018-2023), il tentativo del fondo sovrano PIF di comprare il Newcastle e l'interessamento per l'Inter, ai tornei internazionali di golf ai motori. La Formula E aveva fatto da apripista debuttando nel 2018 con un contratto di ben dieci anni, quest'anno a gennaio si è disputata la seconda edizione della Dakar mentre a dicembre debutterà la Formula 1 sul circuito cittadino di Gedda. La MotoGP seguirà a ruota. Sono infatti in corso i lavori per il circuito permanente di Qiddiya, la località a poco più di 40 km da Riyadh destinata a diventare la capitale dello sport, dell'arte e dell'intrattenimento. Il layout del tracciato è stato progettato insieme all'ex pilota di Formula 1 Alex Wurz, secondo gli standard FIA di Grado 1, con l'obiettivo di ospitare la Formula 1, la MotoGP, WEC, e gare di campionato nazionali.

Lo scorso anno alla presentazione del progetto erano presenti Damon Hill, David Coulthard, Nico Hülkenberg, Alexander Wurz, Romain Grosjean e Loris Capirossi per la MotoGP.

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