"Vi dico chi è davvero Lukaku. Le lettere verticali..."

Ecco chi è davvero l'attaccante che ha lasciato l'Inter per andare al Chelsea

"Vi dico chi è davvero Lukaku. Le lettere verticali..."

Lukaku sembra vivere il calcio come garanzia e prerogativa di un futuro nel quale cerca di investire il meglio delle proprie energie cercando sempre prestazioni personali di alto livello. L’altezza esagerata delle lettere verticali (Qui la firma), la forte pressione sul foglio e gli avvolgimenti grafici sono indice di un foga di prestazione, cosciente dell’energia vitale che fa di lui un temperamento sanguigno, quindi sempre pronto e vigile ad ottenere successi che possano soddisfare anche il suo naturale narcisismo. Vale a dire che egli non vuole venir meno a ciò che i suoi fans si attendono da lui: egli è ben consapevole di ciò che i suoi compagni e i tifosi interisti gli chiedono per cui sa mettere in gioco la sua prestanza fisica e un certo idealismo che può portarlo a crescere sempre di più. Il calcio è un gioco che porta a vivere sentimenti di tipo emotivo, una sorta di regressione che permette di traslare tante ansie; in fondo si tratta di un momento di ritorno alla spensieratezza della fanciullezza che permette di scaricare le tensioni accumulate durante la settimana. I calciatori lo sanno bene e sanno anche che più diventano protagonisti più la loro fama avanza e con essa anche le entrate economiche. Lukaku non è esente da questa dinamica e la firma lo conferma, come avviene peraltro con molti altri calciatori importanti. Le loro sono sigle spesso molto particolari, sviluppate nello spazio grafico con tratti slanciati in alto e basso, indicando forti spinte tra impulso e sogni di gloria. Anche la firma di Lukaku ci fornisce una personalità che ha tanta voglia di dare, di fare e di sentirsi protagonista, senza per questo escludere il bisogno di assicurarsi un futuro come garanzia economica e di immagine.

L’eventuale cambiamento di squadra non avviene per mancanza di riguardo per il gruppo a cui si è appartenuti fino a quel momento, bensì al fatto che anche loro fanno ciò che tutti noi abitualmente facciamo, cioè di perseguire uno scopo che dia lustro alla nostra immagine e, se possibile, sia accompagnato anche da un lauto riscontro economico. Del resto, come stiamo assistendo in questa fase, anche gli allenatori sembrano fare la stessa cosa.

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