Russia 2018

Vialli non si stupisce: "Le mancate dimissioni di Ventura? Te lo insegnano a Coverciano"

Vialli, ai microfoni della Gazzetta dello Sport, ha commenta le mancate dimissioni da parte di Ventura: " Coverciano la prima cosa che insegnano a un allenatore è quella di non dimettersi mai"

Vialli non si stupisce: "Le mancate dimissioni di Ventura? Te lo insegnano a Coverciano"

L'Italia non parteciperà al Mondiale in Russia, ma nonostante la tragedia sportiva che ha colpito la nostra nazione né il ct Giampiero Ventura, né il Presidente della Figc hanno rassegnato le proprie dimissioni facendo infuriare milioni di tifosi azzurri e addetti ai lavori. Proprio ieri, nel tardo pomeriggio, Carlo Tavecchio ha congedato il commissario tecnico, ammettendo la sua intenzione di non rassegnare le proprie dimissioni.

In molti hanno commentato la mancata presa di posizione sia di Ventura che di Tavecchio con Gianluca Vialli, ex attaccante di Juventus, Sampdoria e Chelsea, ed ora opinionista a Sky Sport che ai microfoni dela Gazzetta dello Sport ha dato la sua opinione in merito: "Se mi sarei dimesso al posto di Ventura? A Coverciano la prima cosa che insegnano a un allenatore è quella di non dimettersi mai. In certi casi bisogna essere più galantuomini che professionisti. Penso che un gentiluomo, in una situazione simile, si sarebbe fatto da parte. Il ct con cui ripartire? Carlo Ancelotti. È rispettato da tutti, possiede equilibrio ed esperienza internazionale, ha vinto ovunque e parla le lingue. Farei di lui il Del Bosque italiano. Gli chiederei solo una cosa: abbracciare un progetto e sostenerlo fino in fondo. Mi piacerebbe vedere al suo fianco Paolo Maldini nel ruolo di club manager".

Vialli, infine, ha provato a spiegare come sarà per il Mondiale in Russia senza l'Italia: "La prossima estate per chi ama il calcio sarà durissima. Il mancato Mondiale un danno per i calciatori? Fino a quando giochi, non ti accorgi di certe cose. Sabato si torna in campo e riprende la routine. Quando smetti, ti accorgi delle opportunità svanite. Dobbiamo renderci tutti conto che il calcio ha delle ricadute in altri settori.

Saltare un Mondiale significa creare problemi all'economia e togliere spensieratezza per un mese a un intero Paese".

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