Torino - Via Pirlo. Via Tevez. E adesso via Vidal. In attesa che parta pure Llorente, per il quale il ballottaggio pare riguardare Real Madrid e Porto, la Juventus ha cambiato strada, decisamente. Vinti quattro scudetti in fila, con una rosa che in alcuni elementi stava invecchiando, la Signora ha scelto di virare di brutto: nessun rischio di finire come l'Inter del post triplete, ecco. La riconoscenza va bene, i ringraziamenti pure: quando però c'è da pensare a vincere ancora, meglio attrezzarsi per tempo. Parte del rinnovamento era già avvenuto - obtorto collo - la scorsa estate con l'arrivo di Allegri al posto di Conte: modulo cambiato strada facendo, nuove energie mentali trasmesse ai giocatori e lifting eseguito alla perfezione. Nelle ultime settimane si è però proceduto a un rifacimento vero e proprio del motore: non si è fatto granché (giustamente) per trattenere Pirlo e Tevez e, quando il Bayern Monaco ha bussato virtualmente in corso Galileo Ferraris, lo si è fatto accomodare: troppo ghiotta la prospettiva di mettere a segno un'altra clamorosa plusvalenza visto che il cileno - arrivato a Torino nell'estate 2011 per 11,5 milioni più bonus - nell'ultimo bilancio pesava per meno di 5. La realtà è che la Juve avrebbe salutato Vidal già la scorsa estate, se non si fosse messo di mezzo un ginocchio ballerino: a maggior ragione lo fa oggi, con una rosa già attrezzata per sopperire alla partenza di un giocatore che nell'ultimo anno ha viaggiato a corrente alternata anche in seguito a un comportamento fuori dal campo non sempre irreprensibile. Ieri Marotta era a Monaco, segno che davvero l'affare volgeva alla conclusione: i contorni erano già sufficientemente definiti, la quadra è stata trovata sulla base di 36 milioni più bonus. Al giocatore, tuttora in vacanza in Florida, 6,5 milioni l'anno per cinque anni: lascerà Torino dopo avere vinto sette trofei (quattro scudetti) in quattro anni e segnato 48 gol in 171 partite.
Con un bel gruzzoletto in tasca, la Juve ora si dedicherà alla ricerca del trequartista e di un difensore. Guarda caso, al Bayern hanno sia uno che l'altro, pur se le trattive sono disgiunte: l'ex giallorosso Benatia sarebbe il tassello ideale per puntellare la retroguardia, mentre il 23enne Mario Goetze avrebbe i piedi perfetti per piazzarsi dietro le due punte. L'eroe della finale del Mundial brasiliano è peraltro in pessimi rapporti con Guardiola e vuole cambiare aria: due anni fa venne pagato 37 milioni al Borussia Dortmund e già piaceva alla Juve, pronta oggi a tornare alla carica pur tenendo conto dei 7,5 milioni dell'ingaggio attuale del giocatore. Nelle prossime ore sono previsti comunque nuovi contatti anche con il Chelsea per Oscar (il preferito da Allegri, prima che si aprisse la pista Goetze) o per Cuadrado.
Da tenere d'occhio però anche gli altri tedeschi Ozil (Arsenal) e Draxler (Schalke 04), oltre a Isco (Real Madrid) e De Bruyne (Wolfsburg).Comunque sia, sarà una Juve completamente diversa da quella del recente passato. Per questo, forse, ancora più affascinante.
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