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Vive la France. Finito il nostro supplizio

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Seconda stella per la Francia. Il sogno della Croazia finisce a Mosca contro i nuovi campioni del mondo. Partita secondo metafora del calcio contemporaneo: più l'evento è importante, più il gioco risulta modesto. Semmai giocate, episodi di football, luci improvvise di Griezmann e Mbappé, i migliori del gruppo che Deschamps ha portato al secondo titolo, storia grandiosa per l'allenatore che, vent'anni fa, aveva alzato la coppa da calciatore, davanti al presidente Chirac che mantenne il comportamento doveroso. Ieri la coppia Emanuel-Brigitte Macron ha festeggiato i gol come in discoteca, mentre Putin, una poltrona più in là, pensava alla prossima felice destinazione dei quattro invasori dei Pussy Riot.

La Francia multicolore ha conservato lo stesso spirito patriottico della brigata Thuram-Zidane, nel Novantotto. Ha avuto ragione Deschamps a tagliare gli spiriti ribelli e solitari di Rabiot, Benzema e Ben Arfa, Dédé non ha guardato ai privilegi e ai passaporti d'oro, ha richiamato Kanté che aveva il motore ingolfato, ha lasciato a Griezmann e Mbappé la possibilità di andare dove avessero voluto, ha chiesto a Pogba di spolverarsi di dosso gli atteggiamenti cocoricò, ha tenuto compatta la terza linea che, dopo un avvio impaurito, ha preso le misure ai croati, slacciandosi soltanto su una farsa di Lloris. La vittoria gli appartiene tutta, anche se porta la griffe di Lottin-Mbappé diciannove anni di gloria, di Antoine Griezmann che dopo l'Europa League e il mondiale può candidarsi al Pallone d'oro, di Raphael Varane che alla Champions aggiunge la coppa del mondo.

Il primo torneo del Var viene celebrato dai cortigiani della Fifa, anche ieri era inesistente la punizione che ha portato al rigore a favore della Francia ma, ci dicono, il protocollo Var non prevede episodi di questo tipo. Non si torna indietro, vedremo altre partite con la doppia giustizia. Onore alla Croazia che ha ricevuto la gloria doverosa, piccola e giovane nazione di grandi e generosi sportivi.

Piove felicità sulle teste dorate dei francesi, campioni del mondo. Piovono lacrime sui volti dei croati battuti sul campo. E' finita. E' finito il nostro supplizio di assenti. Viva la Francia. Soltanto per ventiquattro ore.

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