
Pare che per rimettere in sesto il Guerriero, il Cile abbia anche chiesto una mano a José Ernesto Amador, un curandero cubano il cui nome già è tutto un programma: una specie di santone, insomma. Vero o no che sia, Arturo Vidal continua a non essere al top: il ginocchio destro operato lo scorso 7 maggio (artroscopia al menisco laterale) gli dà ancora noia, i suoi connazionali sono preoccupati e stasera, nel match di esordio contro l'Australia, il bianconero potrebbe stare a guardare anche se secondo il ct Sampaoli la Roja non può fare a meno di lui. Se ascolterà i consigli dello staff medico e si ricorderà di avere anche Spagna e Olanda come compagni di viaggio nel girone, non potrà però che lasciarlo seduto in attesa di tempi migliori: quando si hanno cartucce limitate, meglio spenderle nelle occasioni giuste. Nel frattempo, qualcuno ha puntato il dito anche contro la Juventus e la sua decisione di aver fatto operare Vidal troppo a ridosso del Mondiale. «Stava al giocatore decidere di smettere prima - ha detto il dottor Carcuro, medico della nazionale cilena -. Di tutti i passi che abbiamo fatto, è stata comunque sempre informata anche la Juve. Il quarto d'ora giocato nell'amichevole contro l'Irlanda del Nord? Non è stata una scelta irresponsabile, perché avevamo bisogno di vedere come si comportava il ginocchio in situazioni di gioco a distanza di un mese dall'operazione». «Il Mondiale di Arturo? Bisogna chiedere a Dio», ha sospirato nei giorni scorsi mamma Jacqueline, la vera guerriera della famiglia capace di non fare mancare mai nulla ai suoi figli nonostante le difficoltà economiche.
Vigilia non serenissima, insomma. Con tanto di insistenti voci di mercato secondo cui il Real Madrid sarebbe davvero a caccia del cileno: sarebbero pronti 60 milioni per convincere la Juventus, anche se certe marachelle del passato sono già state ricordate dal giornale El Confidencial: «Fa una vita sregolata ed è stato sanzionato più volte dal club bianconero». La realtà non è proprio questa, ma si sa che vale tutto pur di fare colpo e comunque non è che Marotta brami dalla voglia di vendere uno dei maggiori artefici degli ultimi scudetti.
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