Vola persino la Signora ma ci tocca solo il digiuno

Cinquantuno giorni senza la serie A. Comincia oggi il digiuno di un campionato neonato

Vola persino la Signora ma ci tocca solo il digiuno

Cinquantuno giorni senza la serie A. Comincia oggi il digiuno di un campionato neonato e strozzato nella culla anche se è doveroso ricordarlo molto modesto, con l'eccezione del Napoli, anomalia di un sistema che nelle ultime ore ha voluto confermare di essere esclusivo: il caso D'Onofrio non è un semplice fatto di cronaca nera, è la fotografia di complicità e ignoranza, di arroganza e superficialità che appartengono alla categoria di chi si considera superiore a qualunque accadimento, usa il calcio per imporre non il regolamento ma il proprio potere, oggi plateale nei comportamenti, nelle decisioni, nelle scelte politiche. Gli arbitri e il Var hanno intossicato questa prima fetta di torneo, al resto hanno provveduto alcuni attori, Mourinho in prima fila tra i commedianti, scaltro a mascherare i limiti della sua Roma, ignobile nel rapporto con l'olandese Karsdorp, messo alla berlina e alle minacce dei tifosi. Magnificato il Napoli, per il quale il sostantivo merito non può essere contestato da nessuno degli stupidotti della nostra politica, alle spalle della supersquadra di Spalletti la confusione regna sovrana, il gruppetto delle rivali rilancia l'ipotetico ordine della Regia Marina del Regno delle Due Sicilie, chi sta a prora va a poppa e chi sta a poppa va a prora, l'ammuina muove la classifica ed alimenta i sogni di chi non vuole accettare la grande fuga napoletana. Il Milan soffre, resiste, è secondo, spunta la Juventus alla sesta vittoria consecutiva, l'Inter si rialza, la Lazio evapora ma sul più bello, si fa per dire, ecco che tutto è sospeso, interrotto. Fine del primo tempo. Cinquantuno giorni di intervallo.

Preparate bandiere e pop corn, il teatro dell'assurdo offre domenica prossima un'amichevole beffarda tra Austria e Italia con la coppia del futuro Bonucci-Acerbi ma soprattutto un grandioso Qatar-Ecuador, inaugurazione mondiale con il fuorigioco simultaneo. Molti gli assenti fermati da infortuni, tra questi anche D'Onofrio Rosario, per un altro tipo di fermo.

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