Ha riaperto gli occhi. E fa piccoli, lenti passi nella vita. Da lunedì Lamberto Sposini ha cominciato ad aprire gli occhi sia spontaneamente sia dopo stimolazione e a manifestare segni di un iniziale recupero della coscienza. Segni, purtroppo, «non ancora decisive e indicative dellentità del danno subito», ma intanto è qualcosa. La prognosi rimane riservata ma dal giorno dellintervento per la rimozione dellesteso ematoma cerebrale (eseguito lo scorso 29 aprile) le gravi condizioni cliniche di Sposini, ricoverato nel reparto di Terapia Intensiva del Policlinico universitario Gemelli di Roma, hanno presentato un continuo e progressivo anche se lento miglioramento, senza momenti di particolare criticità. È quanto ha fatto sapere lospedale con un bollettino firmato dai professori Giulio Maira e Rodolfo Proietti, che coordinano lo staff medico del Gemelli. Da qualche giorno è stata sospesa la sedazione farmacologica utilizzata per proteggere il cervello durante la fase del coma provocato dallestesa emorragia. Il prossimo bollettino medico sarà diramato lunedì prossimo.
Dopo lincidente, avvenuto a pochi minuti dalla messa in onda di La vita in diretta (il programma che il giornalista conduce su raiuno assieme a Mara Venier), cera stata una mobilitazione da parte del mondo dello spettacolo. Colleghi accorsi in ospedale per stare vicino al conduttore e alla famiglia, per parlare con i medici per informarsi delle sue condizioni (da Bruno Vespa a Mara Venier, da Milly Carlucci a Pippo Baudo, da Massimo Giletti a Enrico Mentana). Lex compagna del giornalista, Sabina Donadio, aveva pubblicato una commovente lettera su vanity Fair per spiegare alla loro bambina (Matilde, di 9 anni, ma Sposini ha anche unaltra figlia, Francesca, di 39 anni, avuta da un precedente matrimonio) cosa fosse successo e perché papà non fosse lì con lei.
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