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Gli spot truffa premio Oscar della vergogna

Il Congresso mondiale dei consumatori ha stilato la hit parade del peggio del mercato Cominciando da un sonnifero

Gli spot truffa premio Oscar della vergogna

Ormai non ci si può fidare più di nessuno. Di Ciuchino per esempio, sembrava un asinello chiacchierone, sempre in cerca di amici, spaventato di tutto. Invece no. Peggio di Jack lo Squartatore. O dell’Omino di pan zenzero o i tre topini ciechi. Pericolosissimi come Hannibal Lecter. Per non parlare di Barbie insegnante di aerobica, Batman ali magnetiche e Polly Pocket il negozio dei dolci. Micidiali come una bomba sporca, se li tocchi sei morto. Ma, grazie a dio, la loro carriera criminale adesso è finita. Li ha beccati la Consumers International, un’Fbi dei consumatori, che ha 46 anni di vita, 230 organizzazioni in 113 paesi e l’elenco dei diritti dei consumatori dell’Onu come tavola delle legge. Si sono ritrovati a Sydney, nemmeno tanto di nascosto, e nel loro 18mo congresso, tra campagne su consumi sostenibili, pandemie di obesità, etica della promozione di farmaci e credito al consumo, hanno preso impronte digitali e scheda segnaletica dei peggiori, e li hanno inseriti nella Bad Product Awards, come criminali nella bacheca dei Most Wanted: la lista dei peggiori prodotti del mondo, quelli da non comprare nemmeno se ti pagano. L’accusa: aver abusato della fiducia dei consumatori, soprattutto di quelli più piccini. Obiettivo: dimostrare fino a punto alcune ditte sono disposte ad arrivare per aumentare le vendite. Possibilità di difendersi quasi zero.

Li hanno schedati senza pietà. Il peggio della peggio? È un sonnifero. Il Rozerem, un rivoluzionario prodotto del ramo Usa della giapponese Takeda Pharmaceuticals, che non si capisce perché dovrebbe rendere più svegli gli studenti. La pubblicità tv si rivolge direttamente agli scolari. Ti fanno vedere lavagne, scuolabus, libri di testo, e una voce fuori campo, rassicurante come quella di Sir Biss, il serpente consigliere del principe Giovanni nel Robin Hood dei cartoni, sibila suadente: «Rozerem ti ricorda che è la stagione del ritorno a scuola. Chiedi oggi al tuo medico se Rozerem fa per te...». Sarà pure una rivoluzione. Ma russa.

Occhio però perché dietro Sir Biss arriva Shrek e tutta la sua corte, inconsapevoli di ciò che sono. Se vai sul sito della Kellogg’s assieme ai Coco Pops, ai Gioccolatosi e alla rubrica Bambini in forma 24 ore su 24 ci trovi tutta una serie di buoni consigli per i più piccoli: mangia tanta frutta, bevi molta acqua, fai sport più che puoi, limita al massimo cibi ricchi di zuccheri semplici e grassi saturi. Peccato però che dentro ci sia la sorpresina: livelli altissimi di zucchero e di sale. Due killer nascosti tra i chicchi. Se ti piacciono una cifra rischi di diventare, prima di essere promosso in terza elementare, un piccolo orco verde sovrappeso con le orecchie a trombetta.

Vi è venuta sete? Coca Cola, o meglio una delle sue peggio riuscite versioni moderne: le bottigliette d’acqua Dasani, praticamente acqua di rubinetto spacciata per altissima e purissima. Già tre anni fa quest’acqua aveva fatto un bagno di sangue: la Coca Cola fu costretta a sospenderne la vendita in tutta Europa perché mezzo milione di bottigliette già spedite in Inghilterra era state trovate inquinate da un tasso esagerato di bromato di potassio. Altamente cancerogeno. Poi ci si mise un’inchiesta della Natural Water Association a dimostrare, dati alla mano, che l’acqua spacciata come oligominerale era quella proveniente da Sidecup, acquedotto a sud est di Londra. Praticamente i londinesi pagavano con il nostro un euro e quaranta quello che dal rubinetto scendeva a 0,004 euro al mezzo litro. La Coca Cola a dire la verità aveva pure risposto alle accuse ma la sua difesa, come si suol dire, aveva fatto acqua da tutte le parti.

Nella Banda dei quattro ha trovato posto la Mattel, praticamente il paese dei balocchi, non solo per aver ritirato 21 milioni di giocattoli «made in China» pericolosissimi ma anche per aver boicottato le indagini sul caso del Congresso Usa.

Da un giorno all’altro i bambini si sono accorti che Cars il sergente, La casetta dei giochi e Barbie non li guardavano più con gli stessi occhi di prima. Erano diventati come piccoli kamikaze con un magnete pericolosissimo nascosto dentro e vernici di piombo tossico persino per gli adulti. Tutti dentro, tutti all’indice. E adesso se ci caschi il ciuchino sei tu...

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