Parma - Fra le intercettazioni allegate all’inchiesta di Potenza su presunte irregolarità nelle procedure di selezione nel concorso di Miss Italia - inchiesta poi trasferita a Parma e qui archiviata - emergono situazioni discutibili, anche se non penalmente rilevanti. Come nel caso di un organizzatore del concorso (che non appartiene alla famiglia del patron Mirigliani) beccato mentre «flirta» con una concorrente. Agli atti c’è lo scambio di sms in pieno concorso 2007. Miss: «Sei un uomo fantastico ed è a te che devo tutta la mia gioia. Forse non troverò mai le parole sufficienti a ringraziarti per come solo tu riesci a farmi stare bene. Noi due una cosa unica, e un sogno che tra breve diventerà realtà. Dormi bene, mio tesoro. A domani! Tua cucciola». Organizzatore: «Amore mio, quello che sto facendo in questo momento per renderti felice è niente rispetto a quello che ho in mente e che farò prossimamente». Miss: «Ciao amore mio, io sono persa per te e ti amo da impazzire. Non ti deluderò mai». Quando la miss supera la fase preliminare e relativa qualificazione, l’organizzatore si prende i meriti. O: «Amore sei contenta?». Miss: «Amore, tu non immagini la gioia che riempie il mio cuore... trabocca il mio amore per te». Purtroppo la strada dell’amore e della finale è piena di insidie. L’aspirante miss esce di scena e ne chiede conto all’amante. Che abbozza spiegazioni e promesse di interventi riparatori presso i vertici Rai. La love story non è, ovviamente, argomento per l’autorità giudiziaria che invece certifica la regolarità del sistema dei «ripescaggi delle miss escluse» messa in dubbio da alcune inquietanti conversazioni nelle quali si parla di «inguacchio», e dove per altre vicende spunta fuori anche dell’attrice Simona Izzo, componente della giuria. Il gip parmense che ha disposto l’archiviazione non si sofferma, invece, sul presunto taroccamento del televoto, così come evidenziato dalla polizia il 28 novembre 2007: «In relazione alle votazioni finali per l’assegnazione del titolo sono state registrate alcune conversazioni il cui tono e contenuto inducono a nutrire seri dubbi sulla liceità delle operazioni di selezione». E ancora, pagina 37: «Le intercettazioni disposte da codesta autorità giudiziaria (Potenza, ndr) hanno evidenziato l’esistenza di palesi contraddizioni proprio in riferimento alla cronologia del sopraggiungere dei risultati derivanti dal televoto». In particolare, a leggere le trascrizioni, «sembrerebbe che prima ancora che il televoto si concludesse ed i relativi risultati fossero elaborati - continuano gli inquirenti - alcuni organizzatori della manifestazione (...) conoscevano il nome della vincitrice». La polizia mette una dietro l’altra le chiacchierate «incriminate» dopo che nel pomeriggio, a 8 ore dalla proclamazione delle vincitrice, al telefono si faceva già riferimento a miss Veneto. A mezzanotte e ventisei minuti due organizzatori «parlano delle concorrenti rimaste in lizza, indicando la numero 50 come la ragazza preferita dalla giuria e la numero 51 come quella in testa al televoto». Un paio di minuti dopo, uno dei due interlocutori sollecita il collega ad aprire «’sto cazzo di televoto!». In risposta ottiene un allarmato diniego: «Ma, scusa, se non ci sono le ragazze come lo aprono? Come fanno?». Passa un minuto e l’organizzatore «viene contattato da tale Simona che chiede e ottiene conferma circa il fatto che la vincitrice è la concorrente 51 (miss Veneto, ndr) mentre per la 52 c’era solo il titolo di miss Miluna. Il (...) raccomanda ripetutamente Simona di non rendere ancora noti i risultati (“sì, ma ancora non si sa ohhh!?”) poiché le votazioni del televoto non si sono ancora concluse». Il capitolo «televoto» finisce con l’sms delle ore 00.52 inviato dall’organizzatore intercettato a Luca Zaia, vicepresidente della Regione che ha appena espresso miss Italia: «Sei contento?».
Intanto, Patrizia Mirigliani, organizzatrice di Miss Italia, dopo aver letto il Giornale ha precisato che «non esiste nessuno scandalo, nessuna raccomandazione, nessun favoritismo, questo è il concorso della regolarità e del rispetto! Perché si vuol sporcare l’immagine di
una manifestazione che in oltre 70 anni ha dimostrato la sua totale trasparenza e la massima pulizia, parlando di scandali inesistenti, raccomandazioni che non ci sono e creando dubbi intorno al concorso? Cui prodest?».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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